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Sinner e Djokovic, "la prostatite": la battutaccia di Bertolucci

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Un doppio show: quello di Jannik Sinner, che alle Atp Finals di Torino ha battuto per la prima volta in carriera Sua Maestà Nole Djokovic dopo un match perfetto, e quello del duo Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, nel commento "di coppia" nel podcast La telefonata, prodotto da Fandando e Il Tennis Italiano. 

Ai due miti della racchetta azzurra, protagonisti assoluti dell'epopea degli Anni Settanta coronata dalla mitica e unica vittoria in Coppa Davis in casa del Cile, non resta che alzarsi in piedi e applaudire l'altoatesino, il tennista destinato a stracciare ogni record italiano e a recitare insieme ad Alcaraz un ruolo da mattatore assoluto negli anni a venire. 

 

"L'ho detto anche in diretta che avrebbe vinto Sinner", "Ma dai, hai fatto testa e croce...", si pizzicano i due. Bertolucci (6 titoli vinti in carriera e come miglior piazzamento assoluto nella classifica Atp il 12esimo posto nell'agosto del 1973) sottolinea il valore di Sinner: "Una gran bella partita, Jannik ha attributi, gioca bene a tennis. Ha colmato la distanza dai più grandi. Lui ormai va in campo e se la gioca".

 

Anche se Panatta evidenzia la caduta di tono di Djokovic: "Anche i grandi campioni vanno in confusione. Nole si vedeva che temeva lo scambio da fondo campo, ha trovato uno che tira più forte di lui".  "Ha fatto dei tranelli, dopo il primo set e due game del secondo è andato in bagno, poi ha chiamato il fisioterapista. Perché fa tutte quelle scene? Non ha bisogno di fare quelle cose lì", incalza Panatta scatenando la battuta la vetriolo dell'amico Barazzutti: "Il toilet break mi manda al manicomio. Questi ragazzi soffrono di prostatite, noi non avevamo questi problemi", sottolinea l'ex Braccio d'oro. Almeno da questo punto di vista, nessuna invidia. 

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