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Jannik Sinner, "come un bambino": le sue parole dopo il ko con Djokovic

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La faccia di Jannik Sinner subito dopo aver perso con un doppio 6-3 in meno di un'ora e un quarto contro un incontenibile Nole Djokovic è tutto un programma: stremato, svuotato, quasi incredulo. 

A 22 anni ha appena perso le Atp Finals a Torino ma ha soprattutto subito una impressionante lezione di gioco e personalità dal 36enne serbo, numero 1 del ranking Atp. Uno che dopo aver perso per la prima volta contro l'altoatesino qualche giorno fa, nel girone di qualificazione, ha fatto il pieno di energie mentali e ha annichilito i due giovani virgulto che sognano di soffiargli il trono: prima lo spagnolo Alcaraz in semifinale, poi Sinner all'ultimo atto. 

 

A rianimarlo è però lo straordinario pubblico del PalaAlpitour di Torino, che lo accoglie con una standing ovation al momento delle dichiarazioni post-match. Tutti in piedi ad applaudire il fenomeno del tennis italiano che, in evidente imbarazzo, regala parole commosse ai suoi sostenitori. "Congratulazioni Nole per questa settimana e tu e il tuo team state dimostrando una professionalità pazzesca. Hai cominciato la stagione vincendo, l'hai chiusa vincendo, dunque meglio di così. Sei un'ispirazione per tutti, non solo per quelli che stanno guardando ma soprattutto per i giocatori", le parole d'onore per il rivale.

"Grazie al mio team - ha proseguito - negli ultimi 2-3 mesi ho giocato tante partite, anche oggi abbiamo capito che possiamo migliorare tanto. Possiamo guardare le cose positive di questa stagione. Adesso sono un altro giocatore rispetto a inizio stagione. Grazie al pubblico: mi avete accolto come un bambino, mi avete dato forza nei momenti difficili dentro e fuori dal campo. Adesso c'è la Coppa Davis, proveremo a fare bene anche lì".

 

Anche Djokovic ha speso pensieri splendidi per Jannik: "Quella di oggi è stata una delle mie migliori performance della stagione, e contro l'eroe di casa. Sono fiero di me stesso e delle mie prestazioni in questi ultimi due giorni contro i migliori del mondo, Alcaraz e Sinner, che mi hanno costretto a dare sempre il meglio. Quella di oggi è stata anche una vittoria tattica".

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