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Jannik Sinner sconvolge il tennis italiano: "Crescita immediata del 20%"

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Qualcuno era stato facile profeta: Jannik Sinner sarà per il tennis italiano quello che Alberto Tomba, a fine anni Ottanta, è stato per lo sci. Un apripista clamoroso, un volano che avvicinerà la massa a uno sport (erroneamente) giudicato elitario e per pochi, danarosi appassionati.

Come Tomba veniva dopo ai giganti della "valanga azzurra" degli Anni Settanta, così Sinner rappresenta l'evoluzione della prima, ormai lontanissima generazione d'oro dei Panatta, dei Barazzutti, dei Bertolucci e Zugarelli. Gli eroi del Cile 1976, i vincitori della prima storica Coppa Davis

 

 

 

Il 21enne di San Candido, però, pare destinato ad arrivare molto più lontano dei suoi "nonni" e a fare molto, molto di più di loro per l'intero movimento, merito di questa folle ultima settimana. Un tornado mediatico cominciato con il sogno (infranto all'ultimo atto da Djokovic) delle Atp Finals di Torino e proseguito con il weekend magico culminato nella vittoria proprio in Davis (la seconda della nostra storia) con ascolti mostruosi in tv e palinsesti stravolti. Quando Sinner, come pensano in molti, metterà le mani su uno dei 4 tornei del Grande Slam (magari già a inizio 2024, all'Australian Open) e sul numero 1 della classifica Atp, allora sì che il tennis spiccherà definitivamente il volo. 

Nel frattempo, spiega un pezzo di Repubblica, è già corsa a iscrivere al circolo tennis più vicino a casa i figli, magari di 3 o 4 anni. Affascinati, loro, dalle gesta del rosso poco più che ragazzino. E conquistati, papà e mamma, dal miraggio di uno sport che possa regalare alla famiglia emozioni, lustro e pure qualche soldino, proprio come la generazione precedente aveva fatta sua l'idea della "settimana bianca" sottoponendo i rampolli a decine e decine di ore di lezione sugli sci.  

 

 

 

"Da Roma a Sinalunga, da Palermo a Torino, da Trento a Napoli - spiega il quotidiano diretto da Maurizio Molinari -: il rovescio di Sinner ha colpito ogni angolo dell’Italia. Iscrivere il proprio figlio a un corso, oppure segnarsi da soli, adesso è un'impresa". Va detto che in realtà il magic moment del tennis italiano, a prescindere dal fenomeno-Jannik, sembra nascere da lontano considerata la presenza simultanea di tanti, ottimi giocatori (Sonego, Musetti, lo stesso Berrettini, Arnaldi, senza dimenticare la vecchia guardia di Fognini) frutto di una crescita costante degli iscritti alla Fitp, passati dai 129mila del 2001 agli attuali 660mila tesserati. Si parla di un aumento di iscritti del 15/20% nei circoli, con Sinner che promette ulteriori record. Ora, si sottolinea, toccherà ai mastri fare sì che tra tanti nuovi appassionati possa nascere il futuro Jannik.

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