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Jannik Sinner? "Cosa ha avvolto nel panno verde": il gesto che spiega tutto

Leonardo Iannacci
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Alle ore 12.05 dell’ora Sinner, il 747 dell’Emirates è atterrato sulla pista di Fiumicino con qualche minuto di anticipo. Tra i passeggeri c’era il Peter Pan che aveva trovato nell’emisfero australe la sua isola del tesoro. Quel tesoro speciale era il Norman Brookes Challenge Cup assegnato al vincitore degli Open d’Australia che Jannik, insieme alle sue preziose racchette Head, ha voluto accanto a sè lungo la rotta Melbourne-Dubai-Roma. Non se l’è sentita di consegnare quel trofeo pazzesco a un amico né ai suoi allenatori, durante le 20 ore di viaggio.

L’ha voluto accanto, si è addormentato abbracciandolo, poi a Roma l’ha avvolto in un panno verde ed è sceso dall’aereo cullandolo come un neonato. Circondato dagli uomini della sicurezza e un po’ imbarazzato, ha mostrato un timido sorriso e due borse sotto gli occhi nelle quali era infilata tutta la stanchezza accumulata nei 14 giorni più lunghi e coinvolgenti della sua vita. Ha salutato i tifosi che lo attendevano e si è infilato in una Ford. Destinazione: Palazzo Chigi dove era atteso dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La sua tifosa doc che ha seguito con emozione quello che il nostro carissimo Rosso ha combinato alla Rod Laver Arena di Melbourne.

Il campione degli Australian Open si è tolto la tuta e infilato un blazer blu. È arrivato alle 16, entrando dal retro insieme al Ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi. Ha eluso giornalisti, curiosi e fotografi, concedendosi soltanto a qualche selfie con dipendenti e uscieri di Palazzo Chigi. Li sentiva teneramente vicini.

L’incontro con la Premier, avvenuto nella Sala dei Galeoni, è durato una quarantina di minuti durante i quali Jannik ha raccontato l’eccitante avventura australiana, i pochi ostacoli incontrati durante la semifinale con Djokovic e l’esaltante rimonta contro Medvedev, in quella finale che ha paralizzato l’Italia. Immancabile, al suo fianco, il numero 1 della Federtennis, Angelo Binaghi, che sta vivendo il periodo più fortunato della sua presidenza. Ma non è finita certo ieri, anzi è appena iniziata, la litania degli impegni ufficiali dello stracotto Sinner che, in serata, è fuggito in albergo, per concedersi un po’ di riposo dopo questa ubriacatura di felicità. Il jet-leg si stava facendo sentire...

 

MESSAGGIO DI AMADEUS
Oggi è in programma alle 15 una sua conferenza stampa e un paesaggistico shooting al Colosseo dove si sprecheranno allusioni sul nuovo Gladiatore dello sport italiano. Poi San Candido? Il meritato ritorno a casa da mamma Siglinde e papà Hanspeter? Un tuffo fra le braccia dell’amata Maria Braccini? Macché. Il paradiso personale di Jannik dovrà attendere ancora. Domani il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo accoglierà al Quirinale alle 16 insieme agli altri vincitori della Coppa Davis 2023: Sonego, Arnaldi, Musetti, Bolelli e capitan Volandri.

Questa è la vita del fuoriclasse, Sinner si dovrà abituare a un tale helzapoppin di complimenti e sorrisi se continuerà a fare passi da gigante sulla terra rossa del Roland Garros, sull’erba di Wimbledon, sul cemento di Flushing Meadows. Se il mondo continuerà a essere davvero suo, il ragazzo della Val Pusteria avrà giorni pieni, complimenti veri e applausi ipocriti. Vedrà sempre meno la sua vallata e scierà poco con gli amici di una volta. Sarà “carotato” lui, altroché Carota Boys. E scoprirà che le diagonali di rovescio di Medvedev sono state leggerissimamente meno complicate da sopportare. Ma questa è la vita da numero 1 che lo attende. E salvo, ripensamenti non andrà a Sanremo. Forse non ci spera più neanche Amadesu, che tramite il Tg1 gli ha fatto reacpitare un videomessaggio: «Caro Jannik quando ti ho invitato l’ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni di italiani, sei il nostro orgoglio. Non volevo metterti in imbarazzo. Se deciderai di non venire lo capirò. Solo una richiesta: guarda Sanremo e fai il tifo per noi. Ciao».

 

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