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Andreas Brehme è morto: l'ex giocatore dell'Inter aveva 63 anni

Roberto Tortora
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Avrà di che commuoversi l’Inter e tutto lo stadio di San Siro stasera, quando, prima di affrontare l’Atletico Madrid nell’andata degli ottavi di Champions League, dovrà commemorare la scomparsa di uno dei suoi figli. Già, perché così, all’improvviso, il mondo del calcio perde Andy Brehme, stroncato a Monaco di Baviera da un arresto cardiaco. Aveva soltanto 63 anni e lascia la compagna, Susanne Schaefer, e due figli avuti dal precedente matrimonio con la moglie Pilar. Secondo le notizie riferite dalla Bild, Brehme si è sentito male nella notte ed è stato portato d’urgenza in un vicino pronto soccorso. I medici hanno provato a rianimarlo, ma non sono riusciti a salvarlo.

Carriera sfavillante per il terzino tedesco, cominciata con il Saarbrücken, proseguita al Kaiserslautern (di cui è stato anche allenatore), il Bayern Monaco, l'Inter (dal 1988 al 1992) e il Real Saragozza. Di che tipo di giocatore stiamo parlando? Beh, avete presente i Dani Alves, i Cancelo, gli Hakimi, i Theo Hernandez, i Roberto Carlos etc.? Tutti nascono da qui, da lui, da un terzino dai piedi delicatissimi che ha segnato la storia e la gloria della Germania che si riunificava sopra le macerie del muro di Berlino e la straordinaria Inter dei record di Trapattoni. Nel 1989 vinse uno Scudetto irripetibile con i nerazzurri, che sbaragliarono la concorrenza ed ebbero la meglio su colossi come il Napoli di Diego Maradona e il Milan di Gullit e Van Basten. Un suo calcio di rigore regalò la Coppa del Mondo alla Germania di Beckenbauer all'ombra del Colosseo nel 1990, nel replay della finale contro l’Argentina, persa nel 1986 per mano del grande Diòs del calcio. Quando passò dall'Inter al Real Saragozza prese la maglia numero 10. Era un terzino, di solito quella la si dà ai fantasisti. E lui di fantasia ne aveva a pacchi.

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