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Masters 1000 Miami, Sinner batte Dimitrov in due set: è il nuovo numero 2 del mondo

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Jannik Sinner batte il bulgaro Grigor Dimitrov in due set, con il risultato di 6-3, 6-1. e diventa il nuovo numero 2 del mondo. Un vero e proprio trionfo quello dell'altoatesino al Masters 1000 di Miami, nella finale del torneo della Florida. Ora, avendo superato lo spagnolo Carlos Alcaraz, è alle spalle di Novak Djokovic nel ranking Atp. Si tratta del primo italiano a raggiungere questa posizione. Al campione è bastata poco più di un'ora per battere l'avversario e raggiungere questo importante traguardo.

Il 22enne ha dominato totalmente il match, senza mai perdere il servizio. Ha vinto così il secondo titolo Masters 1000, il primo a Miami dopo due finali perse. Due settimane fa, dopo essere uscito in semifinale a Indian Wells, sconfitto da Carlos Alcaraz, disse che quella partita aveva mostrato a lui e al suo team quale fosse il terreno sul quale lavorare nel prossimo futuro. Quindici giorni di allenamenti gli hanno permesso oggi di migliorare diversi aspetti: l'uso sistematico del contropiede sul lato forte dell'avversario, le palle di alleggerimento non rischiose con tanto spin per allontanare l'avversario dal campo e il cambio ritmo allo scambio.

"I successi di Sinner hanno la loro radice in due atteggiamenti cui Jannik si attiene fuori dal campo: il continuo dotarsi di nuove armi anche e soprattutto tattiche e la capacità di elaborare i passi falsi nel minor tempo possibile - ha spiegato Piero Valesio, autore insieme a Daniele Azzolini di "Rivoluzione Sinner" -. Quasi non c'è match in cui l'azzurro non pone in essere soluzioni nuove o comunque adatte a quella particolare circostanza, basti pensare alla posizione di gioco costantemente sulla linea di fondo e al continuo ricorso al contropiede visto contro Medvedev o allo slice di rovescio (che non gli apparteneva) osservato in Australia. E quando perde, come nella finale di Indian Wells contro Alcaraz, Jannik non ci si sofferma più di tanto: lo considera un inevitabile episodio di passaggio e un'occasione di miglioramento".

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