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Mike Maignan, "come Leao o addio": l'aut-aut che spaventa il Milan

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Blindare le stelle del Milan. In via Aldo Rossi l'ad Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic sono già al lavoro per una missione che potrebbe risultare più ostica di quella sul campo, dove l'undici rossonero guidato da Stefano Pioli, ormai svanito il sogno scudetto, sta cercando una accoppiata anch'essa complicata come il secondo posto in classifica (che significherebbe qualificazione alla prossima Supercoppa italiana) e soprattutto il successo in Europa League.

Dopo Rafa Leao (ultimo "regalo" di Paolo Maldini e Ricky Massara prima del loro defenestramento), si tratta ora per il rinnovo di Mike Maignan. Dopo un periodo di leggera flessione (che non poteva di certo condizionare le scelte di mercato rossonere), il portiere francese è tornato in versione saracinesca a Firenze, nel successo per 2-1 dei suoi. Decisivo nell'anno dello scudetto e nella cavalcata in Champions della scorsa stagione, l'ex guardiano del Lille si sta confermando come uno tra i primi tre nel suo ruolo in Europa. Logico che anche a livello di contratto qualcosa debba cambiare. "Perché la sua storia d'amore con il Milan possa proseguire oltre la scadenza del 2026 - suggerisce la Gazzetta dello Sport -, servirà uno stipendio da stella. Uno stipendio ad altezza Leao". Guarda caso. 

 

 

 

Il portoghese percepisce tra i 5 e i 6 milioni l'anno in parte fissa, con bonus che possono far lievitare il tutto fino ai 7 milioni. Maignan, che giustamente viene considerato e si considera una delle stelle della rosa (insieme a Theo Hernandez, un altro che si aspetta un sostanzioso ritocco verso l'alto, a Tomori e a Pulisic), percepisce "appena", 3,2 milioni netti. Troppo pochi, se raffrontati al suo status anche di titolare della Nazionale francese. Rendimento ed età, 28 anni, lo rendono appetibile per qualsiasi big del calcio europeo. Di conseguenza, chiedere di vedersi raddoppiato l'ingaggio non è una esagerazione, ma puro adeguamento di mercato.

Si tratta di capire se il club guidato da Gerry Cardinale, che ha sempre come priorità un monte ingaggi contenuto, conti in ordine e nessuna follia contabile, accetti una corsa al rialzo che a cascata potrebbe riguardare altri giocatori. Theo, come detto, ma anche gli stessi Pulisic, Bennacer, Loftus-Cheek. Senza dimenticare il prossimo bomber che arriverà al posto del partente Giroud. Per non parlare, poi, del baby prodigio Camarda già al centro di un piccolo intrigo per firmare il suo primo contratto da pro. 

 

 


"Mike e Theo hanno un contratto fino al giugno 2026 - spiega Furlani -. Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i giocatori a decidere del loro futuro. Maignan e Hernandez sono due campioni, speriamo restino con noi il più a lungo possibile e facciano ancora la differenza". Ovviamente, se le richieste di Magic Mike verranno considerate eccessive, si dovrà mettere in moto la macchina del calciomercato fin da subito, per monetizzare la cessione (la quotazione parte da un minimo di 50 milioni) ed evitare che il giocatore possa scegliere di andarsene via a zero cedendo alle lusinghe del miglior offerente.

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