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Milan-Genoa, fischi e 3-3: Pioli, secondo posto a rischio

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E' un Milan ormai allo sbando quello che pareggia 3-3 a San Siro contro il Genoa, in un clima raggelante di contestazione da parte dei suoi stessi tifosi e dopo una partita da fine-stagione (e fine-ciclo), con continui ribaltamenti del risultato.

Alla fine, i rossoneri due volte in svantaggio si fanno riacciuffare nel finale e raccolgono solo un punto. Il rischio ora è di venire riavvicinati al secondo posto dalla Juventus che vincendo contro la Roma si porterebbe a meno 3 punti con 3 giornate ancora da giocare. La posizione alle spalle dell'Inter già scudettata non regalerebbe particolare gloria, ma garantirebbe la partecipazione alla prossima Supercoppa italiana che varrebbe qualche milione di euro. 

A preoccupare il Diavolo è la perdita di mordente, oltre alla ormai cronica fragilità difensiva e allo stato di forma precario dei suoi giocatori più determinanti, da Giroud (in gol ma piuttosto opaco) a, soprattutto, Rafa Leao, a tratti fischiato per il suo atteggiamento indolente e sostituito nella ripresa da Okafor

 

 

 

Sei gol, un palo, tante emozioni tra i fischi di uno stadio che è tornato a contestare la proprietà rossonera anche in vista della scelta del futuro allenatore. Non è bastato al Milan il ritorno al gol dopo due anni di Florenzi, i centri di Gabbia e di Giroud nella ripresa per piegare la resistenza del Grifone. Rossoblù due volte in vantaggio prima con Retegui su rigore e poi con Ekuban, poi rimontati dal Milan, ma capaci nel finale di trovare il pari definitivo con un autogol di Thiaw. Sesta partita senza vittoria per il Milan, che pur qualificato già per la prossima Champions League

Pioli schiera Chukwueze sulla trequarti al fianco di Leao e Pulisic, a sostegno di Giroud. In difesa spazio per Gabbia al fianco di Tomori, Florenzi gioca sulla destra. In porta c'è ancora Sportiello con Maignan infortunato. Nel Genoa, Gilardino deve rinunciare agli infortunati Gudmundsson e Vitinha, c'è Ekuban al fianco di Retegui in attacco. A centrocampo Spence e Martin sulle fasce, in difesa si rivede Vogliacco. Situazione irreale a San Siro, con i tifosi rossoneri in totale silenzio in polemica con il club, fino ad abbandonare lo stadio a dieci minuti dal termine. Si sentono solo i cori dei genoani. Proprio questo ambiente non aiuta il Milan, che parte malissimo visto che dopo 5' è già sotto di un gol. Il Genoa passa in vantaggio grazie a Retegui che trasforma un rigore concesso dall'arbitro per un fallo di Tomori su Vogliacco. La squadra di Pioli fatica a reagire, anzi in difesa è un po' troppo distratta con il Genoa però che non ne approfitta. Il più determinato in casa rossonera è Pulisic, che poco prima del quarto d'ora sfiora il pareggio con un destro a giro da dentro l'area di rigore con la palla respinta dal palo. Possesso palla prolungato del Milan che non riesce però a sfondare, il più in palla è sicuramente Pulisic che non trova però grande collaborazione tra i compagni di reparto. Il Genoa si difende e riparte, liguri di nuovo pericolosi alla mezzora con un destro dalla distanza di Frendrup di poco a lato. La replica rossonera è affidata a Leao che parte in azione personale sulla sinistra, si accentra, ma calcia poi debolmente tra le mani del portiere. Ci prova poi ancora Pulisic dal limite, Martinez alza in angolo. Il portiere genoano si ripete subito dopo sul colpo di testa di Theo Hernandez. Il gol è nell'aria e arriva meritato al 45' firmato da Florenzi con un colpo di testa su cross dalla destra di Chukwueze. 

 

 

 

Come nel primo tempo anche nella ripresa è il Genoa a scattare meglio dal blocchi, i rossoblu dopo appena tre minuti si riportano in vantaggio con un bel colpo di testa da centro area di Ekuban su cross dalla destra dell'ottimo Vogliacco. Esplode la rabbia di San Siro, con i tifosi che invitano i giocatori rossoneri a 'svegliarsi'. Il Milan in effetti reagisce immediatamente trovando il pari con Chukwueze, ma Prontera annulla per fuorigioco. La squadra di Pioli si riversa con rabbia nella metà campo genoana, Theo Hernandez impegna ancora Martinez dopo una delle sue devastanti progessioni palla al piede. A venti minuti dalla fine nel Milan entra Okafor al posto di un anonimo Leao subissato di fischi dai tifosi. Proprio il neo entrato, alla prima palla toccata, serve un assist a Giroud che tutto solo davanti al portiere si divora letteralmente un gol già fatto. La rete del pari arriva però al 72' firmata da Gabbia con un colpo testa su calcio d'angolo. Passano due minuti e il Milan ribalta il risultato con Giroud, che si fa perdonare l'errore precedente battendo Martinez con un sinistro al volo in diagonale su cross di Pulisic. Rete convalidata dopo un check del Var. Le emozioni a San Siro non sono finite, perchè all'87' il Genoa trova la forza di pareggiare meritatamente con un clamoroso autogol di Thiaw che devia nella propria porta un cross basso di Thorsby dalla destra diretto a Retegui. Nel recupero il Milan prova un ultimo disperato assalto alla porta di Martinez, sfiorando ancora il gol con Reijnders e Theo. Ma il risultato questa volta non cambia. 

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