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Parigi 2024, l'atletica azzurra è pronta: Savona, raffica di record

Fabrizio Biasin
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Avete presente Savona? Bella città. Ecco, ieri da quelle parti si è scritta una grande pagina nella storia dell’atletica italiana. Non siamo al livello della doppietta d’oro Jacobs-Tamberi a Tokyo 2020, per carità, ma il “profumo” è lo stesso. E parliamo di atletica leggera (ovviamente) e di risultati che non ti aspetti (ma forse un po’ sì). In questo che è uno dei tanti meeting organizzati in vista delle prossime Olimpiadi di Parigi (26 luglio-11 agosto), succede che il razzo azzurro Zaynab Dosso, 24 anni, specialista della velocità, metta insieme un “unodue” micidiale: in batteria abbassa di due centesimi il primato dei 100 metri donne che già deteneva in coabitazione con Manuela Levorato (11”12), quindi, in finale, toglie addirittura un altro decimo e chiude sulla pista bagnstissima con un meraviglioso 11”02. Troppa grazia. Sorpresa fino a un certo punto se pensiamo al bronzo sui 60 metri conquistato ai recenti Mondiali di Glasgow (3 marzo). Zaynab- giunta in Italia dalla Costa d’Avorio nel 2009, stabilita a Rubiera con i genitori e cittadina italiana dal 2016- ha di fatto frantumato tutti i record nazionali (100 metri, 60 metri indoor e 4x100) e ieri ha fatto segnare il 15° crono stagionale al mondo che le vale anche la qualificazione ai Giochi di Parigi: ci farà divertire.

PISTA CALDISSIMA
Ma Savona ha regalato altre enormi sorprese. Avete presente il lancio del peso? Ecco, il primato tricolore resisteva da ben 37 anni e aveva il volto del mitico Alessandro Andrei (22.91 nel lontanissimo 1987). Ebbene, ieri Leonardo Fabbri ha messo in soffitta lo storico record con un 22.95 stratosferico, fatto registrare al sesto lancio. Si tratta della migliore misura mondiale dell’anno, ma anche della quinta di tutti i tempi (e seconda europea!). Roba da lustrarsi gli occhi pensando a quel che il 27enne di Bagno a Ripoli (Firenze) potrà fare a Parigi.

 

Tutto qua? Assolutamente no. Non fai in tempo a goderti il lancione che torni a esultare come un matto per quel fuoriclasse di Mattia Furlani, 19enne di Marino (Roma). Il giovanotto, reduce dall’argento ai mondiali indoor di Glasgow, non è in forma, di più, e lo fa capire in un amen: fa il suo esordio sulla scivolosissima pedana ligure con un micidiale 8.25 (+0.8 di vento) e al salto successivo tocca 8.36 metri (+1.4). Una misura micidiale che vale la vittoria del meeting e il primato mondiale Under 20. Il precedente primato, 8.35, apparteneva al russo Sergey Morgunov e aveva ben 12 anni “di vita” (2012).
Con questa misura l’azzurro mette in vetrina la seconda misura al mondo assoluta nel 2024 (a pari merito con il greco Tentoglu), meglio di lui solo il giamaicano Wayne Pinnock che, a Boston, l’8 marzo scorso, arrivò fino a 8.40. Anche in questo caso pensare a un podio olimpico è tutto tranne che utopia. Prossimi appuntamenti prima delle Olimpiadi? Facilissimo: Roma è pronta ad ospitare gli Europei, in programma dal 7 al 12 giugno, sorta di “prova generale” in vista dell’evento francese. L’Italia che fino a pochi anni fa nell’atletica leggera era poco più che una comparsa è pronta a vestire i panni della grande protagonista.

 

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