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Djokovic, col ginocchio ko vince ma perde la testa: “Ne sanno più di me?! Eh?”

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Nole Djokovic ha avuto la meglio su Cerundolo al Roland Garros, ma non sono mancati momenti di tensione e nervosismo. In particolare, il tennista serbo è apparso parecchio infastidito dal pianto di un bambino proveniente dagli spalti. Poi se l'è presa con il supervisor, colpevole a suo dire di aver dato priorità agli addetti ai lavori piuttosto che a lui. Il nervosismo dal campione è stato acuito, probabilmente, anche dal dolore accusato al ginocchio

Il primo episodio a turbarlo è avvenuto sul 3-3 del secondo set, dopo che Nole aveva perso il punto. Il giocatore è sembrato piuttosto disturbato per il presunto pianto reiterato di un bambino. Dopo aver fallito il colpo risolutivo, ecco la plateale lamentela con il braccio alzato ad indicare il settore dello stadio, sfogandosi con una serie di parole in serbo quasi sicuramente non carine.

Secondo la ricostruzione di Nova.rs, il bambino che aveva già pianto due volte in precedenza sarebbe poi stato portato via dalla madre. Poco dopo ecco il fastidio al ginocchio, che ha reso necessario l'intervento del fisioterapista per ben tre volte. Infine, il duro confronto con il supervisor. A quest'ultimo Novak ha chiesto di aumentare il numero di volte consentite per l'ingresso in campo degli addetti ai lavori per sistemare il campo sulla linea di fondo, spolverando la terra battuta.

Per il serbo, infatti, sarebbe stato proprio il fondo sconnesso a provocargli l'infortunio: "Spiegami per quale ragione non si può ogni cambio di campo sistemare con la passata dello 'straccio' perché mi sono fatto male per colpa del campo scivoloso". A quel punto l'ufficiale ha spiegato come siano gli addetti al campo a decidere la manutenzione e le tempistiche della stessa. Parole che hanno fatto infuriare ancor di più Djokovic: "Quindi loro ne sanno più di me, perché tu non puoi cambiare?". 

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