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Jannik Sinner numero 1? Clamoroso Pietrangeli: "Peccato sia arrivato così", la stoccata

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Il giorno dell'estasi e del tripudio per il tennis italiano e, soprattutto, per Jannik Sinner: l'altoatesino diventa il primo numero 1 al mondo nella storia del tennis azzurro, il tutto mentre è in campo al Roland Garros contro Grigor Dimitrov, spazzato via in tre set. La scalata alla vetta finisce in virtù del ritiro di Novak Djokovic, il serbo che si è battuto come un leone prima contro Lorenzo Musetti e poi contro Fernando Cerundolo, battendo entrambi, ma costretto ad alzare bandiera bianca per i guai al ginocchio.

E così Jannik sarà numero 1, qualsiasi sia l'esito del torneo parigino: il prossimo 10 giugno, a torneo concluso, ci sarà lui in vetta, dato che Djokovic per confermarsi il "sovrano" del tennis mondiale avrebbe dovuto vincere il torneo. Nel frattempo, il ragazzo di San Candido, continua a macinare tennis: come detto Dimitrov è stato liquidato in tre set, ora per Jannik ci sarà la semifinale, giovedì, contro il vincitore della partita in programma nella serata di martedì 4 giugno tra Stefanos Tsitsipas e Carlos Alcaraz. Insomma, chiunque vinca sarà una partita tostissima. 

 

Tutta Italia, nel frattempo, esulta e si raccoglie attorno al suo campione, che ha firmato un'impresa pazzesca: dopo aver battuto Adriano Panatta agguantando il secondo posto nel ranking (e Panatta era l'azzurro arrivato più in alto in assoluto con la sua quarta piazza), ecco il primo posto. La vetta. Un diluvio di dichiarazioni, giù il cappello, complimenti, la gara a saltare sul carro del trionfatore. E poi arriva Nicola Pietrangeli...

Già, il mitico Pietrangeli, icona e mito del tennis italiano, 90 anni portati divinamente, un bagaglio di frasi sferzanti. Ed in questo caso non fa eccezione. Bene premettere: anche lui partecipa alla festa, si congratula e mostra entusiasmo. Ma opera dei distinguo. "È arrivato il momento - afferma raggiunto da LaPresse commentando il numero 1 nel ranking raggiunto da Sinner -, peccato che non l'abbia fatto giocando contro Djokovic e battendolo, sarebbe stato più bello ancora. Ma va bene così. È una bella notizia", premette Pietrangeli. 

"Già da qualche tempo Sinner ti dava l'impressione di essere numero uno, Djokovic l'ho visto miracolato in due incontri di fila. Un giocatore come lui che arriva in cinque set due volte. Si vedeva che era stanco", aggiunge Pietrangeli. "Quanto resterà numero uno? Sta sulla buona strada, un'ottima strada. Dipende tutto dal suo stato fisico, perché l'anca non dà l'impressione di farlo soffrire troppo, ma è una brutta bestia", ha ricordato. "A cosa paragono questo risultato? È un po' come vincere il titolo olimpico però ora deve stare attento. Ora diventa lui l'uomo da battere. Prima si sapeva. Ora è come in quei film dove è il ricercato, lui è diventato il giocatore da battere e non sarà facile superarlo", ha concluso l'indomabile Nicola Pietrangeli.

 

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