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Cavendish, vittoria con "ombrello"

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Al Romandia l'inglese torna alla vittoria e si lascia andare al gesto

Roberto Amaglio
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Finisce il periodo di secca di Mark Cavendish che, nella seconda tappa del Giro di Romandia, torna alla vittoria sul traguardo di Friburgo regolando il gruppo compatto allo sprint . Una sorta di liberazione per quello che lo scorso anno s'impose al mondo come il miglior velocista del mondo ma che, in questi primi mesi del 2010, aveva collezionato solo l'affermazione in una tappa della Vuelta a Catalogna e tante, tante lisciate. E che la vittoria sappia di liberazione è lo stesso atleta della Htc Columbia a dimostrarlo, lasciandosi andare dopo il traguardo nel classico gesto dell'ombrello rivolto a chi - non pochi - avevano messo in discussione le sue doti dopo le scialbe prestazioni primaverili. Dopo le scuse di rito, Cavendish è salito sul palco per le premiazioni con i piazzati Hondo e Hunter, mentre il giovane fenomeno della Liquigas Peter Sagan (quinto al traguardo) conserva la maglia da leader della breve corsa a tappe svizzera. Domani la corsa elvetica proseguirà con un'altra cronometro individuale di 23 km (Moudon-Moudon), mentre nel fine settimana si assisterà alle due frazioni più impegnative. Vista l'altimetria e le sue qualità, però, non è così remota la possibilità che il giovane slovacco non riesca a difendere fino alla fine la sua leadership in graduatoria.

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