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Jannik Sinner, la sua paura: "Quando arriva il risultato non sai cosa verrà fuori"

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La voglia è di mettersi da parte tutto, la realtà è che si parla ancora del caso doping che ha visto al centro Jannik Sinner, indirettamente contaminato dall’ex fisioterapista Giacomo Naldi e dal mago dei muscoli Umberto Ferrara, ufficialmente licenziati la scorsa settimana.

Jannik intanto è tornato a parlare del caso in un’intervista a Espn, direttamente dagli US Open: ”Il team legale? È anche nella posizione in cui ognuno di noi si trova — le sue parole —. Essendo dove sono, ho la possibilità di disporre di persone qualificate. Ma se le cose vanno in modo diverso, sarà diverso: ancora una volta dico che sono stato trattato come tutti gli altri.

 

 

 

Se Jannik ha continuato a giocare nonostante lo stop, il motivo “è perché sapevamo esattamente come la sostanza è entrata nel mio sistema e da dove proveniva, e questo era nello spray — ha detto —. Quindi, tutto sommato, non ho avuto un trattamento diverso. Il processo è stato molto lungo. Poi, dopo, è andata avanti con ancora più attesa e tutto è diventato più lungo verso la fine perché quando senti che il risultato sta arrivando, non sai ancora cosa ne verrà fuori. Ma non è stato un periodo facile per me, quindi sono felice".

 

 

 

L’augurio finale è che la gente gli creda: "Non voglio aggiungere niente — ha concluso —. È stato un periodo molto duro. È stato un periodo di dubbi. Sono felice che questo sia finalmente finito. Quindi un sacco di peso dalle mie spalle se n'è andato. Vorrei che nessuno dei giocatori dovesse passare attraverso questo, questo sì. Spero che le persone capiscano perché mi hanno lasciato giocare e perché sono stato scagionato. Penso di aver spiegato tutto, come è stato e come dovrebbe essere perché devono fare le indagini allo stesso modo per tutti. Tutto qui".

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