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Adriano Panatta, sfogo su De Rossi: "Disgustoso, gli hanno sputato sopra"

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Il parere sulla gestione dei Friedkin per la Roma? Negativo. Adriano Panatta alla Domenica Sportiva non usa mezze parole per dirlo, schierandosi con Daniele De Rossi dopo l’esonero all’inizio della scorsa settimana, sostituito da Ivan Juric. In quattro partite di campionato non era ancora riuscito a vincere, ma nessuno si aspettava un comportamento così severo. "Non mi aspettavo l'esonero di Daniele De Rossi e trovo questa cosa disgustosa per come è stato trattato, gli hanno sputato sopra — è il commento di Panatta —. È figlio della Roma, è un ragazzo straordinario anche come giocatore, e dopo quattro giornate viene esonerato in una mezz'oretta da persone che con Roma c'entrano poco".

Per Panatta l’intera proprietà dei Friedkin ha un trattamento di squadra piuttosto dubbio: "Dubito che i presidenti o l'amministratore dimissionaria sappiano dove è Ponte Sisto, ho trovato tutto ingiusto e di cattivo gusto — le parole del campione del Roland Garros 1976 — Per carità hanno tutto il diritto di esonerare un allenatore, sono i padroni, io ho avuto il privilegio di conoscere presidenti come Viola e Sensi che avevano un amore per Roma incredibile".

 

 

 

E ancora: "Quando arrivano queste persone e guardano solo i loro interessi mi fanno disamorare della squadra — ha concluso — Ho trovato questo gesto maleducato, senza rispetto. I valori sono finiti, con l'arrivo di queste presidenze e fondi abbiamo perso i presidenti di una volta, che davano tutto per la squadra. Ormai guardano solo ai bilanci. Con De Rossi hanno buttato 9 milioni netti. Ora guardano i conti, ma hanno 18 milioni lordi in meno in cassa".

 

 

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