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Cassano: "Non ho mai avuto un genitore: ecco quando si è rifatto vivo mio padre..."

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Roberto Tortora
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Una volta spaccatasi la “Bobo TV”, per Antonio Cassano, Nicola Ventola e Daniele Adani c’è stato un periodo di stand-by che ha fatto fermentare la loro nuova avventura, stavolta in tre e non più in quattro, cioè senza Bobo Vieri. Così è nato “Viva El Futbòl”, dove i tre amici al bar virtuale del pallone commentano Serie A e Champions con grande successo.

Il primo di questi, Fantantonio (come lo chiamavano quando giocava) è stato anche ospite del BSMT, il “Basement” di Gianluca Gazzoli, speaker di Radio Deejay, vero e proprio confessionale per tanti personaggi del mondo dello spettacolo e non solo. Cassano ha raccontato gioie e dolori della propria vita, ripercorrendo le tappe della propria carriera da calciatore. Un passaggio della sua vita privata, però, è stato molto apprezzato dai fan, al punto da essere pubblicato come teaser della sua intervista sul profilo Instagram del podcast: il rapporto con il padre.

 

 

Questo il racconto di Antonio: “Sì, sì, certo io ho conosciuto mio papà quando ero piccolo, ma non mi cag** semplicemente. Arrivati a un certo punto io ho detto a mia madre: ‘Perfetto, scegli: o di qua o di là’. Avevo 12 o 13 anni. Questo non l'ho mai detto a nessuno, però, lo dico qui tranquillamente: non ho mai avuto un genitore. Mia mamma ha scelto me e lui si è rifatto vivo il giorno dopo che feci un gol all'Inter, era il 19 dicembre. Io avevo segnato il 18 e lui mi chiamò il giorno dopo. Io gli dissi: ‘C'è poco da rifarsi vivo, tu prendi la tua strada e io ho la mia’ e da quel giorno là io non l'ho mai più rivisto e non mi sono nemmeno interessato a cercarlo, non mi è mai importato niente. Quando ha avuto bisogno è venuto da me? No, non sono mica un cog***e, mia madre per me ha fatto tutto e di più, lavorando, facendo i fritti per la strada, non avendo soldi. Quando pioveva e non si potevano vendere i fritti ci ritrovavamo ad andare in salumeria a chiedere se potevano darci un po' di mortadella per mangiare o un panino che costava 200 lire, parliamo di 25 anni fa”. Tutto l’amore Cassano lo ha riservato alla moglie, la pallanuotista Carolina Marcialis, e ai due figli: Christopher, nato nel 2011, e Lionel, nato nel 2013. Su di loro Cassano ha detto: “Penso che l'amore grande che nutro nei confronti dei miei figli sia proprio dovuto al fatto che so che cosa significa non avere un genitore”.

 

 

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