Cerca
Cerca
+

Jannik Sinner, Diego Nargiso: "Ci proveranno tutti", l'insidia peggiore per il campione

  • a
  • a
  • a

La stagione del tennis è conclusa. Certo, la pausa sarà breve e il 2025 incombe. Una stagione segnata dall'esplosione, anzi dalla deflagrazione di Jannik Sinner: numero 1 al mondo, due Slam, le Finals di Torino, la Coppa Davis e altri trionfi assortiti. Semplicemente impressioneante.

E a fare il punto sul ragazzo di San Candido, ecco Diego Nargiso, classe 1970, uno dei volti più celebri e apprezzati del tennis italiano, coach e commentatore per Supertennis. E recentemente lo abbiamo visto condurre le interviste in campo a fine partita proprio alle Atp Finals di Torino. Su Sinner, intervistato da FanPage, spiega: "Il valore assoluto di un giocatore non si conta nelle partite uno contro uno perché ci sono bestie nere, giocatori che danno più fastidio di altri. Invece si contano i risultati nell'anno, a livello generale. Se è pur vero che Carlos Alcaraz è avanti nei confronti diretti, ha chiuso quest'anno con una differenza abissale di punti: hanno vinto due Slam per uno, ma Jannik ha fatto 5mila punti in più, una roba mai vista tra primo e terzo del ranking", rimarca Nargiso mettendo in chiaro come, a suo giudizio, ad oggi Jannik sia diverse spanne sopra il rivale spagnolo.

Interpellato su quali possano essere le insidie, nel futuro di Sinner, Nargiso risponde: "Tutti oggi considerano Sinner l'esempio da seguire. E questa sarà la nuova sfida perché tutti proveranno ad avvicinarsi, imparando da lui. Perché questo ragazzo durante i tornei più importanti va a ricercare i miglioramenti, le tattiche, non quando è a casa, ma giornalmente. Tutti stanno seguendo la sua scia".

 

Poi un accenno alle interviste a Torino, interviste che venivano spesso interrotte dai cori dei tifosi per il 23enne di San Candido. Chiamato a descrivere e rievocare quei momenti, Nargiso riflette: "È una grande emozione quando stai vicino a grandi campioni, perché ho avuto la fortuna di farlo con Federer, Nadal, Djokovic e i più grandi al mondo. C’è ancora più emozione quando hai un tuo connazionale, un ragazzo così giovane e speciale, che ormai è veramente diventato un idolo. Però devo dirti che quel ragazzo ti mette una serenità addosso... È così come lo vedi e ti trasmette una semplicità e una serenità disarmanti. È proprio parte del suo carattere, del suo essere una persona tranquilla, semplice. Quando parte il coro, io so che i tifosi l'avrebbero fatto e che mi sarei fermato nell’intervista, così come lo sa anche Jannik. Ma lui si emoziona comunque perché 15mila persone che cantano il suo nome gli regalano cose fortissime che anche io ho vissuto in passato, particolari", conclude Diego Nargiso. Parole cariche di rispetto e ammirazione per Jannik Sinner, campione vero e a tutto tondo.

 

Dai blog