Jannik Sinner, "maestro di scacchi e apprendista": chi lo insulta

giovedì 22 maggio 2025
Jannik Sinner, "maestro di scacchi e apprendista": chi lo insulta
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Un primo set combattuto, vinto al tiebreak, poi un secondo nel quale Carlo Alcaraz ha dilagato contro Jannik Sinner, che è potuto comunque tornare a casa soddisfatto dopo il ritorno sui campi a seguito dei tre mesi di stop per doping. A pochi giorni dalla finale, però, è arrivato sui social il commento di Paul McNamee, ex tennista australiano già numero 1 del mondo in doppio, che ha detto la sua sulla rivalità Sinner-Alcaraz. Le sue parole sanno di ‘attacco’ all’italiano: "Alcaraz contro Sinner ha dimostrato la netta differenza che porta la terra battuta. Il maestro di scacchi contro l’apprendista, il secondo set pieno di sottigliezze di velocità e di variazioni nell'altezza, l'arte dello scivolamento, gli angoli e le palle corte... una master, a cui Sinner non ha avuto, e potrebbe non avere, una risposta sulla terra battuta".

A commentare la finale Sinner-Alcaraz è stato anche il tennista statunitense Roddick, che sull'italiano ha detto: "Possiamo dire che è incredibile dopo i tre mesi di sospensione, resettare immediatamente. E Carlos impressiona per la varietà dei suoi colpi: io spesso dico che Carlos abbia bisogno di essere meno creativo. Lui deve fare così tanti colpi diversi contro Sinner, variare la traiettoria della palla, colpirla con precisione, deve fare un dritto con effetto che sia comunque aggressivo. Ed è l’unico che riesce a farlo in modo costante contro Sinner. Anche perché se Jannik sa cosa lo aspetta, è un problema per gli altri”. 

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Nella partita vinta da Sinner contro Paul in semifinale, invece, Tommy “ha giocato come un supereroe nel primo set, ma poi l’italiano ha detto: ‘Okay, ci sono, ti sto tenendo d’occhio, so cosa mi aspetta’ — ha detto Roddick —. E ha iniziato a prendere le contromisure, a dare le carte. Se sa cosa lo aspetta non perderà neanche un punto. Per Carlos è stata una grande settimana e anche per Sinner. E la partita contro Ruud? Sono contento che ora siano numeri uno e due. Al Roland Garros sarà affascinante, sono i due che hanno vinto gli ultimi cinque slam e non li vinceranno tutti, ma ne vinceranno tanti”.

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