Jannik Sinner picchia durissimo dopo il match con Shelton: "Non voglio scuse"

mercoledì 9 luglio 2025
Jannik Sinner picchia durissimo dopo il match con Shelton: "Non voglio scuse"
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Un monumentale Jannik Sinner vola in semifinale a Wimbledon. Il numero 1 ha stracciato l’americano Ben Shelton, decima testa di serie, con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-4, chiudendo la pratica in tre set. Il tutto nonostante una vistosa fasciatura al gomito destro e i problemi fisici che lo tormentano. 

Al termine della partita, il ragazzo di San Candido ha detto la sua nelle interviste a bordo campo. "Sono contento, le sensazioni sono decisamente diverse ma giocare contro di lui è difficilissimo – ha premesso –. Hai delle occasioni e poi lui serve benissimo ma nel complesso... ci giochiamo sempre di più. Impariamo a conoscerci un po' meglio".

Guardando avanti, Sinner ha parlato con entusiasmo dei prossimi impegni: "Non vedo l'ora di affrontare questo tipo di battaglie. È ancora più speciale giocare davanti a voi (ha detto rivolgendosi al pubblico londinese, ndr). È un onore e una sensazione incredibile. Grazie".

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Non c'è gomito che tenga, non c'è dolore che lo possa fermare: Jannik Sinner è un tornado. ...

Nel corso dell’intervista, l'altoatesino si è sbottonato sulle emozioni che si prova a giocare sul campo centrale del club tennistico più esclusivo al mondo: "Ricordo la mia prima volta che ho giocato sul Campo Centrale e la prima volta che ho giocato qui in semifinale. Wimbledon è il torneo più speciale che abbiamo. Essere tra i primi quattro significa molto per me ma quando sei in una partita con molta tensione cerchi di non pensarci".

Dunque una battuta sulle sue condizioni fisiche, sul guaio al gomito: "È migliorato molto da ieri a oggi. Ieri la mia giornata è stata molto breve in allenamento, di circa 20 minuti con gli allenatori. Non voglio scuse, oggi ho giocato il mio tennis e l'ho dimostrato", ha tagliato corto. Parole pesantissime, "non voglio scuse", frasi cariche di determinazione. Jannik ha un solo obiettivo, sappiamo tutti di cosa stiamo parlando. Quello e quello soltanto. Senza scuse. Nemmeno una. Nemmeno il gomito.

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