Ora che Sinner ha raggiunto altissimi livelli di successo, incontestabili anche alla luce dei tre mesi di sospensione patteggiati con la Wada per il caso Clostebol, il suo hater Nick Kyrgios è costretto a tornare ai suoi vecchi nemici per continuare a farsi notare.
E il mirino ora è stato puntato su un’altra leggenda del tennis, Rafa Nadal. Con lo spagnolo il feeling, praticamente, non c’è mai stato. Ma, al di là di cinguettii e pettegolezzi, il confronto sul campo (com’era ovvio) lo ha sempre stravinto Rafa. Ora Kyrgios, che sta provando a rientrare per l’ennesima volta, con l’obiettivo di prendere parte allo US Open, si è reso protagonista del podcast Nothing Majors, dove ha spiegato il perché non abbia mai sopportato Nadal e non ha usato mezzi termini: “Lo odiavo, lo disprezzavo ogni volta che lo vedevo. Era una persona che mi motivava sempre. Quando giocavo contro di lui davo tutto me stesso e cercavo di giocare il mio miglior tennis".
Nick Kyrgios, l'orrore più grande: Jannik Sinner e le siringhe
La finale femminile di Wimbledon 2025 è stata un monologo: Iga Swiatek ha travolto Amanda Anisimova con un doppio...L’australiano, poi, ha raccontato l’origine dell’antipatia: "Tutti lo idolatravano, dicevano: ‘Lui è un gran lavoratore, è questo e quello'. Io pensavo: ‘Non lo sopporto'. Volevo dimostrare alla gente che ci si può divertire, vincendo così. Alcuni dei suoi gesti mi disgustavano, aveva problemi di salute legati al tennis. Ho molti problemi con i tennisti che impiegano così tanto tra il primo e il secondo servizio, come Nadal".
Nick Kyrgios, l'ultima gufata: "Chi fermerà Jannik Sinner"
Un dominio che sembra non conoscere ostacoli. Jannik Sinner, 23 anni, e Carlos Alcaraz, 22, stanno dettando legge nel te...Di natura completamente opposta, invece, il suo pensiero su Federer e Murray: “Federer è stato il più forte contro cui abbia mai giocato. Contro di lui così, come contro Djokovic, non ho mai provato i sentimenti di odio che avevo per Nadal. Murray pure è stato fortissimo e tra loro quattro era il miglior giocatore di doppio". I riferimenti a Federer, Djokovic e Murray non sono un inedito, spesso Kyrgios in carriera li ha esaltati, proprio per rimarcare la differenza con Nadal e per cercare, in qualche modo, di sminuirlo. Sul centrale del Roland Garros, oggi, però c’è l’impronta di Nadal, che lì ci ha vinto 14 volte ed è solo una parte di tutto ciò che ha vinto. L’impronta di Kyrgios non credo la vedremo mai da nessuna parte.