Carlos Alcaraz "non ha deciso": ora è ufficialmente un mistero

di Roberto Tortoramartedì 22 luglio 2025
Carlos Alcaraz "non ha deciso": ora è ufficialmente un mistero
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Gioca o non gioca? Questo è il problema che attanaglia Carlos Alcaraz. Il martello di Murcia, infatti, non ha ancora deciso se rinunciare o meno a scendere in campo a Toronto. Il suo agente, Albert Molina, a margine di un evento a Madrid, ai microfoni di Dazn Spagna, ha chiarito la posizione del suo assistito e smentito alcune voci circolate nelle ultime settimane: "In realtà sta valutando se rientrare a Toronto, non abbiamo ancora deciso". 

Dosare le energie e arrivare nel miglior modo possibile agli US Open è fondamentale, ora che il duello a Jannik Sinner è lanciato e l’italiano possiede la leadership del ranking da 59 settimane, in pratica più di un anno. Se dovesse rinunciare, Alcaraz si accoderebbe proprio a Sinner, ma anche a Djokovic e Draper che hanno già detto no al primo Masters 1000 estivo, in programma dal 28 luglio. In Canada si apre la stagione sul cemento, cui seguiranno i tornei di Cincinnati e gli Us Open, con un calendario fitto che ha spinto diversi big a gestire con cautela le energie.

Certo, se Alcaraz dovesse decidere di giocare, e riuscisse a vincere il torneo, arriverebbe a rosicchiare 1000 punti netti al numero uno al mondo. Oggi Sinner comanda la classifica a 12030 punti, mentre Alcaraz insegue lontano, a 8600. L’italiano, rinunciando a Toronto, perderà 200 punti. Carlitos, invece, può solo guadagnare. Inoltre, Alcaraz è leader anche nella Race, la classifica che tiene conto soltanto dei risultati stagionali e, in questo caso, lo spagnolo è davanti con 1540 punti di vantaggio sull’italiano. 

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Vincere a Toronto, perciò, significherebbe blindare la qualificazione alle ATP Finals, al contrario di Sinner che deve ancora guadagnarsi il pass. Oltretutto così per Sinner la pressione sul finale di stagione aumenterebbe, aspetto da non sottovalutare, anche se il cemento indoor è certamente la sua superficie preferita. Più che una partita di tennis, quella tra Sinner e Alcaraz diventa ogni giorno di più una partita a scacchi, dove ogni mossa conta.

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