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Porta allo Yankee Stadium una Vuvuzela. Cacciato

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Ormai il corno sudafricano ha varcato l'Oceano. Anche sui campi del baseball fa la sua comparsa

Roberto Amaglio
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Passino in Sudafrica: in fondo, come affermato da Blatter, fanno parte del retaggio culturale e rappresentano un simbolo tradizionale del popolo sudafricano. Ma che le Vuvuzelas inizino a far sentire il loro assordante rumone anche negli stadi americani di baseball è veramente troppo. Così Anthony Zachariadis, un povero tifoso colpito dalla “Vuvuzelas-mania”, è stato cacciato a pedate dallo Yankee Stadium di New York dopo che, durante la partita di baseball contro i Philadelphia Philies di martedì scorso, aveva intrattenuto il pubblico con il discutibile suono del corno. Sono bastati pochi minuti per scatenare le reazioni del pubblico vicino che, dopo averlo fischiato, è passato alle maniere forti avvertendo la sicurezza interna che gli ha intimato di consegnare loro il terribile strumento sudafricano. Piuttosto che consegnare la Vuvuzelas, però, il tifoso ha accettato di abbandonare lo stadio. "Sono stato buttato fuori da quel posto centinaia di volte, ma stavolta è stato davvero ridicolo – racconta l'uomo al New York Post –. Ogni volta che passava un tifoso dei Philies gli suonavo la trombetta nelle orecchie, ma sapevano che stavo giocando". Il tifoso aveva acquistato alcuni mesi fa diverse vuvuzelas a 6 dollari ciascuna su un sito internet di calcio, con l'intenzione di fare un viaggio in Sud Africa per la Coppa del Mondo. Quando il viaggio è saltato ha deciso di portarle allo Yankee Stadium. Da segnalare tra l'altro che, per introdurre il tanto discusso strumento nell'impianto, l'uomo si era infilato la Vuvuzelas nei pantaloni.

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