Jannik Sinner si lecca le ferite: qual è il suo vero problema

di Leonardo Iannaccimercoledì 20 agosto 2025
Jannik Sinner si lecca le ferite: qual è il suo vero problema

3' di lettura

Cincinnati arrivederci. O, per alcuni tennisti, addio a mai più. Il torneo 1000 Atp dell’Ohio, contraddistinto da una situazione climatica che ha costretto al ritiro otto (!) giocatori portando il povero Sasha Zverev a un quasi svenimento, ha convinto taluni a rinunciare sin d’ora all’edizione 2026. Non il nostro Jannik Sinner che, vittima di un virus prima della finale, è stato costretto a mollare a Carlitos Alcaraz il trono di Cincinnati. Ma non l’idea di tornarci, fra un anno. Il ritiro sullo 0-5 nel primo set ha sottolineato le condizioni estreme nelle quali si è giocato in questo torneo propedeutico agli US Open che partono il 24 agosto e si concludono il 7 settembre.

Sinner si era sentito male il giorno prima della finale ed è peggiorato a poche ore dalla sfida con Alcaraz. Un virus lo ha debilitato, non un’intossicazione né un guaio strutturale: ha deciso ovviamente di saltare il torneo di doppio misto di Flushing Meadows che lo avrebbe visto in campo oggi e punta a rimettersi in forma per il torneo di singolare che ha dominato nel 2024 e che vedrà il sorteggio domani.

Jannik Sinner beccato così in panchina: ora tutto torna

Come sta Jannik Sinner? Questa è forse la domanda che la maggior parte degli italiani si stanno chiedendo nel day...

RISCHI «Cincinnati è stato il torneo più caldo che ho giocato. Stavo troppo male, non riuscivo a muovermi», ha detto Jannik, ora a New York per due giorni di assoluto riposo. A Flushing Meadows, per il gioco dei punti e degli scarti, Sinner rischia il trono di numero 1 dell’Atp che occupa da 14 mesi: se Alcaraz vince, lo sorpasserà. Ora l’italiano ha 11.430 punti contro i 9590 dell’iberico.

L’ennesimo stop fisico della Volpe Rossa ha riportato alla memoria tutti i problemi patiti da Sinner dal 2022, anno in cui era ancora lontanissimo dal trono del mondo. Inciampi di ogni tipo ne hanno interrotto il cammino e, spesso, lo hanno costretto a saltare tornei e appuntamenti importanti: dal primo, aprile 2022, a Indian Wells quando un malessere lo portò al ritiro, a un intenso fastidio all’anca patito agli Internazionali di Roma di quell’anno, poi recidivato ad Adelaide 2023 e a Madrid 2024, allorché Jannik saltò il 1000 spagnolo e, con enorme delusione, gli Internazionali di Roma.

Una caviglia ballerina lo ha fermato tre volte, nel 2022: ad Amburgo, Sofia e Astana. Nel dicembre di quell’anno Sinner saltò le finali di Davis per una mano sinistra dolorante che lo aveva già costretto allo stop nel 1000 Atp di Parigi Bercy. E poi Wimbledon 2024: i quarti persi contro Daniil Medvedev con Sinner in preda a un malessere e a giramenti di testa che lo costrinsero a un repentino ritiro negli spogliatoi. Una sofferenza in diretta tv. Tornato in campo, andò poi ko. Tempo pochi giorni e fece scalpore la sua rinuncia alle Olimpiadi di Parigi per una forte influenza con tanto di tonsillite. Persino a Melbourne 2025 ha avuto guai contro Rune, prima di vincere partita e slam. I dolori del giovane Jannik che, nonostante tutto questo, in due anni ha dominato quattro slam (Open d’Australian due volte, Wimbledon e US Open), due Davis, le Finals 2024 ed è al numero 1 Atp dal giugno 2024 senza dimenticare il tremendo affaire-Clostebol - sottolineano quello che dice il maestro Adriano Panatta: «Nessuno costringe questi ragazzi a spremersi, devono centellinare le loro forze e non giocare sempre». Pungente Paolo Bertolucci: «Anche i tennisti, però, hanno le loro colpe. Accettano i tornei di 10 giorni in cambio di più soldi e giocano la finale alle 15 per raggiungere in serata New York e disputare il ricchissimo doppio misto».

Jannik Sinner, decisione clamorosa agli Us Open: a cosa rinuncia

Ora è ufficiale: Jannik Sinner non farà il doppio misto degli Us Open, con Katerina Siniakova. Dopo il mal...