Ademola Lookman rischia di essere il grande deluso di questo mercato perché tutti i club che si sono vagamente avvicinati a lui concordano con l’Inter: il cartellino di Lookman non vale i 50 e passa milioni richiesti. Pure in Premier, dove hanno “ammirato” tutto un altro Lookman, sono d’accordo. Di fatto, per venderlo, l’Atalanta dovrebbe abbassare il prezzo, ma siglerebbe un clamoroso autogol. L’alternativa è tenere un giocatore controvoglia che tra un anno sarà a 12 mesi dalla scadenza, e anche questo epilogo non è il massimo. Ma era ovvio che in questa vicenda qualcuno ci avrebbe perso. Ieri Lookman si è presentato a Zingonia (dove presto arriverà Nikola Krstovic, al Lecce 25 milioni), si è allenato da solo e ha parlato con Juric. Con i Percassi lo farà nei prossimi giorni elì si capirà se c’è possibilità di una convivenza forzata dopo la doverosa multa per i giorni di assenza ingiustificata. Il paradosso? Lookman sarebbe perfetto per la Roma che continua a cercare un altro attaccante oltre a Bailey, ieri sbarcato nella Capitale, ma oltre all’impossibilità di avvicinarsi a quelle cifre c’è il rapporto logoro tra Lookman e Gasperini. Anche il Napoli pensava al nigeriano, ma ormai non è più cosa. Accolto Gutierrez e finalmente in chiusura per Juanlu Sanchez (18 milioni l’offerta accettata dal Siviglia), il ds Manna avrà occhi solo per il centravanti d’emergenza (l’ultimo nome è Tolu Arokodare, classe 2000, punta nigeriana del Genk) e una mezzala che ecco le occasioni di agosto può diventare Rabiot. Il francese è stato messo prima fuori rosa e ora sul mercato dal Marsiglia. Allegri, suo “papà” calcistico, ha già fatto una telefonata ma il Milan ha mille esuberi in mediana (Adli, Bennacer e Musah) e allora il Napoli può accendere un doppio duello: oltre a Hojlund/Vlahovic, anche quello per Rabiot.
Ovviamente la Juventus osserva con un sorriso sornione perché non aspetta altro che far uscire Vlahovic per chiudere Kolo Muani. Non solo: la speranza di Comolli è che la Roma alla fine ripieghi su Nico Gonzalez e che il Nottingham, magari ora che il Marsiglia cercherà un centrocampista, si sbrighi a formulare l’offerta da 30 milioni per Douglas Luiz. L’Inter, invece, è estranea a questi affari a catena e, nell’attesa che Asllani raggiunga l’accordo con il Bologna (c’è già quello per la cessione a 9 milioni più il 40% della futura rivendita) e che Taremi (ieri riaccolto ad Appiano Gentile, ma si allenerà con l’Under 23) trovi una soluzione in Premier o in Turchia, sta valutando se sbuca la possibilità di un grande colpo o se è meglio tenersi gruzzolo e spazio per la prossima estate, quando avrà cinque giocatori difficili da sostituire per costo-rendimento.
L’Inter fa un affare con Zalewski e prepara i botti finali
L’affare-Zalewski dimostra tante cose. La prima è che gli affari sono affari e se due società non va...In ogni caso l’abbandono della pista Lookman e la conseguente cessione di Zalewski, usato più nel ruolo “alla Lookman” che non sulla fascia, non sono due decisioni slegate. Sono la conseguenza logica di una scelta strategica precisa: rimandare la rivoluzione tattica. L’obiettivo diventa inserire caratteristiche mancanti in rosa dalla mediana in giù, quindi un difensore rapido e fisicamente prestante e un centrocampista come Koné, per cui si valuta un’offerta da 40 milioni per far vacillare la Roma, o Mainoo, 20 anni, contratto in scadenza nel 2027 con il Manchester United che, non contento e in preda al solito panico agostano, sta pensando di offrire 25 milioni per Agoumé, che ha una clausola da 35. Già, quell’Agoumé su cui l’Inter vanta ancora un 10% del cartellino dopo che il Siviglia ne ha riscattato il 90%. Robe da pazzi. Ma il Manchester United offre sempre grandi gioie agli altri club: Onana insegna, Hojlund e Mainoo... chissà.