Il Milan perde la bussola e si ritrova col giovane Harder

di Claudio Savellimartedì 26 agosto 2025
Il Milan perde la bussola e si ritrova col giovane Harder

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Non c’è allenatore che non sia d’accordo con Vincenzo Italiano che, ai microfoni di Sky Sport dopo Roma-Bologna, ha definito «una follia» il mercato aperto durante le prime giornate di campionato.
Non c’è direttore sportivo felice di poter fare affari fino al primo di settembre. E non c’è addetto ai lavori sano di mente a cui piaccia questo delirio prolungato. Perfino molti “mercatari”, coloro che fanno del calciomercato una ragione di vita (professionale e, in certi casi, non) sono allineati sul chiuderlo prima che inizino le partite ufficiali. Il tentativo delle leghe è di farlo terminare a Ferragosto. Già che ci siamo, diciamo la nostra: fine luglio. Due mesi bastano e avanzano per costruire le squadre e agosto sarebbe per intero dedicato alla preparazione e alle partite.

Migliorerebbe tutto, anche il racconto estivo: due mesi più intensi e meno inventati di mercato e, per i primi 15-20 giorni di agosto, obbligo di parlare di calcio con conseguente smascheramento dei “fuffologi” ed educazione del pubblico a contenuti meno da “bar” e più di “sport”. Ovviamente squadre pronte prima si preparano meglio e alzano la qualità del gioco; le rose fatte e finite darebbero più giustizia sportiva alle prime giornate; non ci sarebbero i casi-Lookman che sviliscono i patrimoni tecnici ed economici dei club; si noterebbero più facilmente le società capaci di programmare una campagna acquisti rispetto a quelle che raccattano occasioni nell’ultima settimana, sperando che il dio del calcio la mandi buona. Ultima settimana che sarebbe tale e quale anche a fine luglio. Anzi, sarebbe molto più intensa ed entusiasmante da raccontare e vivere.


A Rai Radio 1, il presidente della serie A Simonelli ha svelato che quattro top campionati su cinque erano d’accordo per anticipare. L’unico contrario era Tebas, presidente della Liga. Speriamo lo convincano.
Intanto va in onda un classico: chi perde la prima partita diventa protagonista dell’ultima settimana di delirio. È il caso del Milan che perde la bussola e pensa a Fabbian, mezzala/trequartista di inserimento del Bologna, quando le priorità sono chiaramente difensore e centravanti. Fabbian significa che Allegri considera alternativi in regia Jashari, Modric e Ricci, per i quali sono stati spesi oltre 60 milioni: se così fosse, il senso intero del mercato rossonero verrebbe smontato in un amen.


Dopo Fiorentina, Lione, Siviglia e Roma, anche il Como chiede in prestito Jimenez. Il rapporto tra l’esterno e Allegri è così burrascoso? Davanti il mister chiede Vlahovic ma, se gira bene, potrebbe ricevere Harder: l’accordo tra Milan e Sporting c’è a 24 milioni più 3 di bonus e 10% della rivendita, il ragazzo è atteso oggi per le visite mediche. Intanto il Napoli continua a spingere per Hojlund. L’offerta è di 5 milioni per il prestito più 35 per l’obbligo di riscatto, lo United ne chiede 45, la distanza è colmabile ma il ragazzo deve esporsi. Elmas e Brescianini saranno gli altri due colpi finali del Napoli, ammesso che l’Atalanta, ceduto in prestito al Besiktas El Bilal Touré, riesca a prelevare Musah dal Milan.