Prima Rino Gattuso, ora il Viminale. Bocciata su più fronti la proposta del sindaco di Udine di rinviare la partita Italia-Israele. Una proroga, è la tesi di Alberto Felice De Toni, destinata a tempi migliori. Eppure a riguardo il ministero dell'Interno è perentorio: il match "si può giocare regolarmente". Fonti raggiunte dall'Ansa hanno così smentito le parole del primo cittadino, preoccupato per l'ordine pubblico. A condannare la proposta, anche Forza Italia. Per Maurizio Gasparri "lascia veramente sgomenti le irresponsabilità con cui il sindaco di Udine, finendo oggettivamente per alimentare tensioni di ordine pubblico, si è schierato sulla sponda di coloro che nemici di Israele finiscono per camminare accanto ai fautori dell'antisemitismo, dicendo che la partita non andrebbe disputata".
Prima della politica è sceso in campo il mondo del calcio. Lo stesso ct della nazionale ha ricordato a tutti di essere "un uomo di pace". "Mi auguro - sono state le sue parole - che in tutto il mondo ci sia la pace. Fa male al cuore vedere civili e bambini che ci lasciano la vita, dopo però noi facciamo un altro mestiere". Motivo per cui "Israele è nel nostro girone, ci dobbiamo giocare".
Italia-Israele, il sindaco di Udine chiede il rinvio. Insorge FdI
Altro giro, altra polemica. Ora la sinistra vuol fermare la partita tra Italia e Israele del prossimo 14 ottobre. Ad apr...Proprio a Udine si giocherà la partita per le qualificazioni ai Mondiali del 2026 e il primo cittadino teme eventuali problemi di ordine pubblico. Già un anno fa la stessa partita aveva sollevato le stesse polemiche. Ora però il sindaco può contare su un sostegno di 20mila firme raccolte da una petizione online lanciata da "Possibile" per chiedere lo stop del match.