Napoli, vince il Manchester City 2 a0: decisivo il rosso a Di Lorenzo

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giovedì 18 settembre 2025
Napoli, vince il Manchester City 2 a0: decisivo il rosso a Di Lorenzo

(Ansa)

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Cuore, sacrificio, coraggio e tanta personalità non bastano contro il City di Haaland, soprattutto se per scalare la montagna incantata di Guardiola si aggiunge anche la zavorra pesante di giocare con un uomo in meno dopo appena 20'. Il Napoli esce sconfitto per 2-0 dall'Etihad Stadium di Manchester, nella prima giornata del girone unico di Champions, ma la sceneggiatura di un film che aveva come principale attore De Bruyne, l'ex di turno che tornava nel suo stadio dei trionfi, è stata stravolta da un episodio che ha poi condizionato l'intera trama.

L'espulsione di Di Lorenzo da ultimo uomo per fallo al limite dell'area su Haaland, ha costretto Conte a fare una scelta coraggiosa, richiamare in panchina la stella belga per cercare di tamponare le falle, mossa che ha dato i suoi frutti per circa 40', grazie alla tenacia di una squadra tenace e di un portiere, come Milinkovic-Savic che in almeno tre occasioni si è superato. Poi nella ripresa, la stanchezza e la pressione del City hanno finito per avere la meglio.

A sbloccarla è stata al 56' il solito Haaland con un colpo di testa delizioso du assist al bacio di Foden, l'ha poi chiusa al 65' Doku con un'azione personale e il film ha potuto far scorrere con largo anticipo i titoli di coda. Questa sfida serviva per tarare la distanza tra gli azzurri e una delle squadre più forti del pianeta e il divario, al di là del risultato, non è apparso così evidente. Serviranno altri esami a questo Napoli dominante e offensivo per capore il suo effettivo valore anche in Europa. Ma le sensazioni appaiono buone. Per carattere, determinazione, senso del sacrifico, Perchè si cresce anche da sconfitte come queste.

I due tecnici si presentano replicando di fatto la formazione schierata rispettivamente nella loro ultima sfida di campionato. Conte preferisce in porta Milinkovic-Savic a Meret, appena rientrato da un piccolo problema al flessore mentre sulle fasce Guardiola opta un po' a sorpresa su Khusanov e O'Reilly. 

Il match è dominato nelle fasi iniziali da eccessivo ma scontato tatticismo per la qualità degli interpreti e dei due tecnici. Il Manchester City fa passare una manciata appena di minuti e poi comincia a ragionare con il suo solito palleggio e fraseggio sulla trequarti. Il Napoli è lucido e compatto, rischia al 9' con un destro dalla distanza di Reijnders ma tiene bene il campo rendendosi pericoloso in area al 12' con una giocata magistrale di Spinazzola che salta Khusanov poi bravo a rientrare e opporsi al tentativo di cross dell'azzurro. I padroni di casa corrono un brivido quando Donnarumma, complice il disturbo di Hojlund, non trova il tempo dell'uscita su calcio d'angolo consentendo a Beukema di colpire di testa.

Serve una delle solite parate d'istinto del numero uno della Nazionale per evitare la rete ma la conclusione era comunque viziata da fuorigioco. E' un Napoli dunque che tiene testa, cresce per qualità e gioca senza paura ma al 21' un episodio cambia totalmengte la sceneggiatura del match. Haaland lanciato in profondità dopo un rinvio di testa della difesa partenopea punta l'area a tutta velocità, Di Lorenzo tenta la scivolata con l'attaccante che va a terra. L'arbitro non fischia, poi richiamato dal Var ritorna sulla sua decisione ed estrae il cartellino rosso per il capitano dei partenopei per fallo da ultimo uomo. 

Inizia così un'altra partita. Conte ci pensa una manciata di minuti prima di fare una mossa 'coraggiosa': toglie l'uomo più atteso della serata, l'ex del City De Bruyne e inserisce Olivera per dare più equilibrio alla squadra consapevole della tempesta che arriverà da lì a poco. La stella belga del Napoli non fa una piega e si accomoda in panchina capendo la necessità del momento. La mossa consente ai campioni d'Italia di reggere l'urto immediato del City che ci prova a ritmo battente con Rodri, O'Reilly e Silva. Ma Milinkovic-Savic si supera con almeno tre interventi decisivi. Anche Politano in difesa è decisivo su un tiro a rimorchio di Rejnders: in spaccata manda il pallone verso la propria porta dove Milinkovic è lesto nel bloccare a terra a pochi centimetri dalla linea. E' un Napoli guerriero, che non molla, aggrappato alla partita come un naufrago alla zattera. 

Nella ripresa resistere è difficile ma il Napoli è capace di soffrire. Il City non cambia spartito, continua con azioni lunghissime e avvolgenti mantenendo il possesso a ridosso dell'area di rigore avversaria. La squadra di Conte quando può alzare la testa crea qualche pericolo ma la pressione offensiva del City è costante. Al 55' Politano appena ammonito viene sostituito da Juan Jesus con Spinazzola che avanza nello scacchiere. Tempo però una manciata di minuti e il City concretizza il suo dominio offensivo con una doppia magia: al 56' Foden con un assist morbido in piena area appoggia per Haaland che di testa scavalca Milinkovic-Savic con un pallonetto delizioso. Per il norvegese è la 50ma rete in 49 partite di Champions. Un'ora è durata la resistenza del Napoli che subisce la sceonda rete al 65, trafitta da un assolo di Doku che in velocità si infila in area e colpisce mettendo il pallone sotto le gambe di Milinkovic-Savic uscito alla disperata. Conte invita la squadra a tenere duro, a non subire imbarcate. Ci riesce con il carattere, i nervi e la tenuta mentale di una squadra che fino all'espulsione se la stava giocando alla pari con lucidità, ordine e personalità.