"Fuori non si respira una bellissima aria, ma noi dobbiamo pensare al nostro". Il commissario tecnico della Nazionale, Gennaro Gattuso, ha parlato alla vigilia del doppio impegno con Estonia ed Israele, toccando tutti i temi caldi: dalle convocazioni alle assenze, fino all'atmosfera che circonda la squadra. Si comincia con Italia-Israele a Udine, seconda delle due partite in programma (la prima sabato, con l'Estonia) "Dispiace vedere cosa succede, gente innocente e bambini che muoiono. Non possiamo dire che l'ambiente sia sereno: ci saranno 10mila persone fuori dallo stadio e 5mila dentro - si è sfogato per i pochi biglietti venduti -. Ma noi dobbiamo andare al Mondiale e ce la metteremo tutta". Insomma, il Ct parla chiaro: lo sport e la guerra in Medio Oriente sono due piani separati.
Sul piano tecnico, l'allenatore ha parlato di aggiustamenti e di spirito di gruppo: "I ragazzi stanno molto meglio ora che un mese fa. Dobbiamo migliorare nell'annusare il pericolo e non dare mai nulla per scontato. Un allenatore deve essere bravo a fare tutto: a me non piace la difesa a tre, ma questo non conta. Sceglieremo sempre il modulo migliore per la squadra".
Tra le novità spiccano le convocazioni di Nicolussi Caviglia e Cambiaghi: "Cambiaghi fa bene entrambe le fasi, Nicolussi dà equilibrio e qualità come vertice basso. Ero curioso di vederlo". Poi uno sguardo agli attaccanti: "I numeri dicono che stanno bene, anche a livello di sorrisi. Poi vediamo come stanno atleticamente". Su Ahanor e Tresoldi: "Stiamo parlando di loro da un po', sono giocatori che hanno la possibilità di vestire la maglia azzurra e ci stiamo lavorando. Ne stiamo parlando con Buffon e con la federazione, vedremo se si potrà far qualcosa". Non è mancato un passaggio su Giacomo Raspadori, che nell'Atletico Madrid gioca esterno: "Anche io l'avevo usato lì, le coppie esterne sono lui e Cambiaghi". Quanto a Kean, il messaggio è chiaro: "Deve dare qualcosa in più, perché è un giocatore importante. Abbiamo bisogno delle sue caratteristiche e della sua voglia".
Sulle scelte, il Ct ha ribadito il principio della meritocrazia: "Giriamo tanto per vedere più partite possibili. Quando vedi cose interessanti devi premiare: le porte della Nazionale restano sempre aperte". E a proposito di esclusioni eccellenti, ha spiegato così l'assenza di Chiesa: "Ci parlo tanto, gli rompo le scatole. Non si sente al cento per cento e deve risolvere delle problematiche. Non c'è nessun caso o segreto". Un pensiero anche per Spinazzola, richiamato dopo l'infortunio di Politano: "Il suo valore è evidente, è sempre stato un po' sfortunato con gli infortuni. A 32 anni non è facile farsi trovare così pronto, ma ho trovato grande entusiasmo. È un ragazzo puro". Tra una battuta e l'altra, c'è spazio anche per un sorriso, quando racconta la telefonata a Fabio Cannavaro, nuovo Ct dell'Uzbekistan: "Gli ho detto che ha c**o: ti profumi, metti il gel e sei già al Mondiale, e io sono qui in trincea?".
Gennaro Gattuso, le giornate maledette: tre siluri in poche ore
La sfortuna sembra accanirsi con Gennaro Gattuso. A pochi giorni dalle sfide decisive contro Estonia (11 ottobre) e Isra...Ma subito torna la concentrazione: "Con l'Estonia dobbiamo stare attenti, abbiamo tutto da perdere". Infine, un accenno al calcio moderno e alle sfide internazionali: "Milan-Como in Australia? È il calcio moderno, sono cifre importanti. È giusto che le società le prendano in considerazione, lo vedo come qualcosa di positivo per il nostro calcio". E sulla propria esperienza da commissario tecnico, una chiusura sincera: "Le pressioni sono tante, ma mi piace molto. Pensavo che mi sarei annoiato senza il campo quotidianamente, invece non è così".