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Antonio Conte, la teoria di Di Canio: cosa c'è dietro il crollo del Napoli

di Lorenzo Pastuglialunedì 10 novembre 2025
Antonio Conte, la teoria di Di Canio: cosa c'è dietro il crollo del Napoli

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Il pesante k.o. del Napoli a Bologna riapre interrogativi sul reale stato di forma della squadra campione d’Italia. La formazione di Antonio Conte continua a mostrare un andamento irregolare e l’ultimo passo falso contro il gruppo frizzante di Italiano ha acceso il dibattito. Tra le analisi più nette c’è quella di Paolo Di Canio, che a Sky ha individuato due elementi critici: uno legato ai calciatori e uno, in maniera quasi paradossale, allo stesso allenatore.

Secondo l’ex attaccante, la chiave potrebbe risiedere proprio nella comunicazione utilizzata da Conte in queste settimane. L’allenatore ha ripetutamente anticipato che questa sarebbe stata “una stagione difficile”.

Parole che potrebbero aver inciso più del previsto: “Questo Napoli, come dice sempre Antonio, sta diventando quello che aveva detto lui: ‘sarà una stagione difficile’ — ha detto l’ex Lazio —. Però io non vorrei che lui, siccome è tanto bravo a far entrare concetti, principi e determinazione nel credere nel risultato finale ai suoi giocatori, anche quando fa questo continuo tam tam però negativo, finisca per farlo entrare nella testa dei giocatori”.

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Il rischio, osserva Di Canio, è che la grande capacità motivazionale del tecnico abbia prodotto un effetto inverso: “Lui è bravo a far questo: probabilmente le sue parole entrano anche quando dice cose negative, non proprio piene di vigore o fiducia. Perché lo sta dicendo da troppo tempo… questo può entrare nella testa dei giocatori”. A ciò si aggiunge un calo evidente di alcuni uomini chiave. Di Canio indica i leader fisici della squadra, su tutti Anguissa, autore di un avvio brillante ma meno incisivo nelle uscite più recenti. L’ex capitano evidenzia come molti azzurri non abbiano ancora maturato l’abitudine a rendere al massimo ogni tre giorni, condizione indispensabile per chi ambisce a restare stabilmente ai vertici.