Che cosa hanno in comune Jannik Sinner e Novak Djokovic? Tralasciando lo straordinario talento tennistico, entrambi sono finiti al centro di una bufera "sanitaria". Il primo con la nota questione Clostebol, che lo ha tenuto fermo per tre mesi in questa stagione. Il serbo, invece, per le polemiche dopo il suo rifiuto a sottoporsi al vaccino da Covid-19.
All'epoca dei fatti, Nole fu criticatissimo e non poté disputare alcuni tornei, come l'Australian Open. Una vicenda che lo ha tormentato per anni e che potrebbe essere presa ad esempio dall'altoatesino. "La questione del doping è una nuvola che lo seguirà, così come la nuvola del Covid seguirà me”, ha spiegato Djokoivc.
Sinner, esordio con vittoria a Torino: il colpo con cui ha fatto fuori Auger-Aliassime
Prima vittoria per Jannik Sinner all'esordio alle Atp Finals 2025 di Torino. Il tennista azzurro ha battuto in due s...Quando scoppiò il caos Clostebol, Djokovic denunciò "una mancanza di protocolli standardizzati e chiari”. E poi aggiunse: "Ci sono giocatori che aspettano da più di un anno che il loro caso venga risolto. Quindi il problema sono l’incoerenza e la mancanza di trasparenza. Sono stato davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, dal fatto che siamo rimasti all’oscuro per cinque mesi. La maggior parte dei giocatori pensa ci sia del favoritismo. Sembra si possa quasi influenzare l’esito se sei un top player, se hai accesso ai migliori avvocati e a determinate risorse”.




