Alla fine la storiella su Jannik Sinner che lo dipengeva come una sorta di grande evasore fiscale era, appunto, soltanto una storiella. Il numero uno al mondo, solo di tasse e montepremi, ha versato all'erario poco meno di 1,5 milioni di euro. In soldoni, è già uno dei maggiori contribuenti tra le persone fisiche. Ma non finsce qui. Come riporta Italia Oggi, c'è da considerare anche le imposte sui redditi prodotti dall'altoatesino in Italia nei giorni in cui è stato sul suolo nazionale. Quindi: sponsorizzazioni, ospitate, etc. Così come le imposte pagate sugli investimenti immobiliari. Vedi, per esempio, Milano: circa 7 milioni di euro per due appartamenti in centro città.
Il numero due al mondo, poi, non ha scelto di risiedere a Montecarlo esclusivamente per motivi fiscali. "Sinner risiede a Monaco dove ha sue società che seguono i suoi diritti di immagine - ha spiegato Alessandro Belluzzo, avvocato e fondatore della Belluzzo international partners, boutique professionale multidisciplinare con sede a Londra e uffici sparsi in mezzo mondo, che eroga consulenza negli ambiti wealth, law, tax e finance anche a tantissimi sportivi internazionali - e nel Principato le società vengono tassate".
Jannik Sinner, il fisco piomba su di lui: tasse, quanto gli costa la vittoria a Torino
Quando si raccontano i guadagni dei tennisti, spesso si citano cifre che sembrano astronomiche, ma che in realtà ...Poi Sinner, "nei periodi in cui risiede a Monaco, spende a Monaco, versa l’Iva nelle casse del Principato. Quanto ai premi che vince giocando a tennis, lui paga le tasse o alla fonte (come, ad esempio, in Italia, dove l’aliquota è del 30%, ndr) oppure, come in Inghilterra, deve fare la dichiarazione dei redditi e pagare una aliquota del 45%. Solo in alcuni paesi i premi sono esentasse, tra cui Riyad, in Arabia Saudita. Perciò Sinner lo possiamo considerare certamente residente monegasco, ma contribuente del mondo. Guadagna tanto, ma le tasse le paga".
Infine, c'è un punto che in molti tendono a tralasciare: il silenzio mediatico sugli altri sportivi. La questione della residenza fiscale viene tirata fuori soltanto quando si parla di Jannik Sinner. Un atteggiamento un po' sospetto.




