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Coppa Davis, Matteo Berrettini spiazza tutti dopo il match: "Scusate"

venerdì 21 novembre 2025
Coppa Davis, Matteo Berrettini spiazza tutti dopo il match: "Scusate"

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Il "martello" italiano ha colpito con potenza e precisione. Matteo Berrettini ha regalato all'Italia il primo punto decisivo nella semifinale di Coppa Davis 2025 contro il Belgio, battendo in due set netti (6-3, 6-4) il belga Raphael Collignon in poco più di un'ora e mezza. Una prestazione che non solo spiana la strada ai campioni in carica verso una possibile terza finale consecutiva, ma conferma Berrettini come l'uomo-clutch della nazionale, con un record in singolare che sale a 11 vittorie e sole 2 sconfitte. L'atmosfera elettrica della Unipol Arena, gremita da oltre 10.000 tifosi in delirio, ha trasformato il match in uno spettacolo di passione collettiva, con cori assordanti che hanno riecheggiato come un'onda sonora inarrestabile.La partita ha seguito uno schema familiare per l'azzurro romano: dominio assoluto nel primo set, conquistato in soli 34 minuti grazie a un early break e un tennis aggressivo, fatto di servizi potenti e dritti taglienti che hanno lasciato poco spazio all'avversario, numero 86 del ranking ATP.

Collignon, giovane talento belga di 23 anni, ha provato a reagire nel secondo parziale, sfruttando un calo di intensità di Berrettini intorno al 2-2 per strappare il break e illudere i suoi sostenitori. Ma qui è emerso il vero Berrettini, quello forgiato dalle battaglie: un controbreak immediato, sigillato da un passante incrociato da antologia che ha fatto esplodere il pubblico, seguito da un altro break a rete con una stop-volley da manuale. La chiusura sul 6-4 è arrivata senza intoppi, un trionfo che richiama la sua epica nei quarti contro l'austriaco Rodionov, dove aveva annullato tre set point prima di vincere al tie-break.Emozionato e visibilmente frastornato dall'adrenalina post-vittoria, Berrettini si è presentato nell'intervista in campo condotta da Supertennis con un silenzio carico di significato. Proprio come accaduto al suo grande amico Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino, i tifosi hanno intonato cori in suo onore, costringendolo a prendersi un momento per assorbire quel calore travolgente.

"I primi pensieri? Pochi. Tanta felicità, più che altro. Tanto calore, tanto affetto, tanta voglia di lottare", ha esordito con un sorriso genuino, parole che catturano l'essenza di un atleta che vive il tennis non solo come sport, ma come missione condivisa con una nazione intera.Non sono mancate le "scuse curiose" al pubblico bolognese, un tocco di umiltà che rende Berrettini ancora più amato: "La partita me la sono un po’ complicata, scusate. Per fortuna è andata bene, ho lottato fino alla fine. Come sempre cerco di scavarmi dentro, di tirare fuori tutte le energie che ho in corpo".