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La Serie A si apre nel segno del Diavolo

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Dopo Roma e Juve, stecca pure l'Inter. Solo il Milan (doppio Pato, Thiago Silva e Inzaghi) convince con il Lecce

Roberto Amaglio
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Per il quarto anno consecutivo, l'Inter campione d'Italia stecca l'esordio in campionato e non va oltre lo 0 a 0 sul campo di un Bologna dato per spacciato. Nonostante i felsinei fossero scossi dall'esordio dell'ultima ora dell'allenatore Franco Colomba (in panchina si è accomodato Paolo Magnani, trainer della Primavera), i rossoblu hanno retto la forza d'urto degli uomini di Benitez, difendendo con ordine il pareggio a occhiali. Esattamente come a Montecarlo, l'Inter non è apparsa in grande spolvero: solo nella ripresa si è visto qualcosa di meglio, frutto però di una reazione d'orgoglio e di nervi più che di un'idea di gioco precisa. C'è da dire, comunque, che il forcing finale ha permesso ai campioni d'Italia di andare vicine al gol in più occasioni, ma la traversa di Eto'o e un super Viviano hanno impedito alla corazzata milanese di portarsi a casa il bottino pieno. Sorride il Milan - Quindi, al termine dei primi 90', è l'altra metà di Milano a ridere sotto i baffi. La presentazione di Ibrahimovic, il rotondo 4 a 0 con cui il Diavolo ha steso la neopromossa Lecce e le voci di mercato che danno Roubinho in entrata e Boriello con le valigie in mano fanno sì che siano i rossoneri a meritarsi le prime pagine dei quotidiani sportivi. Accantonando per il momento i temi di mercato, ciò che ha colpito dei rossoneri è la bontà di condizione dei suoi uomini più rappresentativi: Ronaldinho e Pato (doppietta), aiutati certo da un Lecce non ermetico in fase di non possesso palla, hanno incantato in avanti, con Thiago Silva (anche in gol) bene in difesa e il solito Pirlo a dispensare palloni sulla mediana; se poi al 90' ci si mette anche Superpippo a timbrare il cartellino con la sua rete numero 71 in campionato con il Milan, la festa è davvero completa. Certo è troppo presto per gridare alla rinascita dei rossoneri, però onore al Milan che è stata la squadra a mettere in campo il calcio migliore in una prima giornata di campionato non certo spettacolare. Il bel gioco, infatti, non si è visto su molti campi. A Bari la Juventus è scivolata, colpita da una prodezza di Massimo Donati da fuori area. Tra Fiorentina e Napoli, invece, ha vinto la tensione: nell'1 a 1 tra le due formazioni infatti (gol fantasma di Cavani e prodezza di D'Agostino), si sono viste le prime polemiche arbitrali della stagione e pure due rossi a Vargas e Brighi. Meglio la Sampdoria che, pur senza brillare, ha liquidato nel finale una Lazio migliorata grazie al rigore di Cassano e al pallonetto di Guberti. Vittoria interna per 2 a 0 anche per il Parma sul Brescia (Bojinov e Morrone). Si sono imposte di misura il Chievo (2 a 1 sul Catania: Moscardelli, Ricchiuti, Pellissier) e il Genoa nell'anticipo di Udine (1 a 0 rete di Mesto in rovesciata). Oltre al pareggio della Roma contro il Cesena del portierone Antonioli, infine, scialbo 0 a 0 anche tra il Palermo e il Cagliari. Risultati 1° giornata Roma 0 – 0 Cesena Udinese 0 – 1 Genoa Bari 1 – 0 Juventus Palermo 0 – 0 Cagliari Parma 2 – 0 Brescia Sampdoria 2 – 0 Lazio Chievo 2 – 1 Catania Fiorentina 1 – 1 Napoli Milan 4 – 0 Lecce Bologna 0 - 0 Inter

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