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La Ryder torna in Europa

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L'irlandese McDowell firma il punto decisivo. Importante il pareggio di Dodo contro Fowler

Roberto Amaglio
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La Ryder Cup torna in Europa dopo due anni di lontananza. Dopo un'edizione funestata dal maltempo, infatti, questo pomeriggio la rappresentativa del vecchio continente guidata da Montgomerie è riuscita a strappare dalle mani degli americani il prestigioso trofeo di golf. Un successo quantomai sudato, tanto da essere stata decisiva l'ultima buca del nordirlandese McDowell. Sotto il tanto atteso sole del Twenty Ten di Celtic Manor, l'Europa questa mattina ha iniziato male la giornata decisiva. Nonostante il vantaggio accumulato nei doppi, infatti, la rappresentativa europea nei singoli patisce le individualità statunitensi. Lee Westwood è il primo a cedere a Steve Striker, imitato poi da Kaymer (battuto da Dustin Johnson), Fischer (contro Overton) e Harrington (con Zach Johnson). Perdono anche Peter Hanson e Francesco Molinari, alle prese però con mostri sacri come Phil Mickelson e Tiger Woods. A Montgomerie smettono di tremare le gambe quando Jimenez, Donald e Poulter portano a casa tre dei cinque punti necessari agli europei per riprendersi la Ryder. Il bottino europeo viene poi rafforzato dai mezzi punti portati a casa da McIlroy e dallo stesso Edoardo Molinari, capace di pareggiare dopo 18 buche tiratissime contro il talento Usa Richie Fowler. Trionfo - A portare a casa il punto decisivo e la Ryder Cup, però, è il nordirlandese Graeme McDowell, capace di difendere fino all'ultimo la buca di vantaggio guadagnata nel confronto contro lo statunitense Mahan. All'ultima buca di McDowell il Celtic Manor è esploso, con la rappresentativa europea portata in trionfo dalla numerosa folla assiepata intorno al percorso. E, oltre che alle prove sul green, anche nei festeggiamenti i fratelli Molinari hanno dato il loro apporto; proprio come si confà ai talentuosi italiani.

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