Simbolo dell'Eni in pensione
Ma resta il cane a sei zampe
Il marchio Agip è pronto ad andare in pensione, mentre il cane a sei zampe resterà. Sui 4 mila distributori italiani ci sarà ancora il marchio del cane-drago, ma non più la scritta Eni. La compagnia petrolifera italiana spiega la scelta con l'esigenza di concentrare la comunicazione su un unico brand. Agip, acronimo di Azienda generale italiana petroli, nasce nel 1926, anno in cui viene costituita la società incaricata di avviare le esplorazioni per la ricerca di greggio in Italia e alla fine degli anni Novanta viene incorporata nell'Eni. Il cane a sei zampe, che significa energia in Italia e nel mondo, fu disegnato da Luigi Broggini, ma si è saputo solo trenta anni più tardi. Luigi Broggini, infatti, non ammise mai la propria paternità e la certezza dell'attribuzione del simbolo si è avuta solo dopo la sua morte (1983) per mezzo delle testimonianze del figlio riportate dal giornalista Dante Ferrari. La volontà di Luigi Broggini di non comparire accanto al suo disegno vincente non ci permette di avere una definizione ufficiale del significato del suo «cane a sei zampe». Dopo l'attribuzione dell'opera all'artista, si parlò di influenze nibelungiche per analogia con i temi oggetto della sua ricerca formale. L'interpretazione ufficiale, data dall'ufficio stampa di Eni negli anni Cinquanta, spiega le sei zampe dell'animale fantastico come la somma di quattro ruote dell'auto più due gambe del suo guidatore. Una sorta di centauro moderno, e anche quasi un'assicurazione che così il mezzo di locomozione diventi il più veloce possibile attraverso la simbiosi fra la macchina e l'automobilista.