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Ong, la rabbia del sindaco di Siracusa: "Erano già nel loro paese..."

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Tutti puntano la Sicilia. Mentre la Humanity 1 si avvicina sempre più a Catania, altre tre navi battenti bandiere straniere pretendono i porti italiani. Si tratta della tedesca Rise Above e le norvegesi Ocean Viking e Geo Barents, anche quest'ultima entrata in acque italiane. Una situazione ormai fuori controllo, tanto che a perdere le staffe è anche il sindaco di Siracusa Francesco Italia. Precisando che "da parte di questo Governo, c'è un'attenzione maggiore alle fragilità rispetto al governo Conte-Salvini, tanto è vero che una donna che si trovava sulla nave della ong è stata evacuata immediatamente per problemi di salute e portata all'ospedale", il primo cittadino non può che bacchettare le ong. "Oggi - tuona parlando con l'Adnkronos - c'è un atteggiamento di maggiore responsabilità e attenzione nei confronti dei migranti che si trovano sulle navi. E non si può certo dire che io sia vicino a questo Governo. Mi chiedo perché queste navi non raggiungano i loro paesi di origine invece di sostare qui per giorni e giorni...".

 

 

Esponente di Azione di Carlo Calenda, Italia si sofferma sulla situazione della nave Rise above, della ong umanitaria tedesca "Mission lifeline", che si trova a largo delle coste siracusane. La nave ha soccorso nei giorni scorsi 95 naufraghi che si trovavano su tre diverse imbarcazioni in condizioni di pericolo e attende l'indicazione di un porto sicuro dove far sbarcare i migranti. Italia, nel gennaio 2019, era salito a bordo della nave della Ong tedesca Sea Watch con tre parlamentari ma oggi contesta l'atteggiamento delle imbarcazioni straniere. 

 

 

Critico, invece, il pensiero del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, È lui a scagliarsi contro il governo specificando che "quasi ogni giorno ci sono sbarchi di migranti soccorsi dalla Guardia di finanza e dalla Capitaneria di porto. Se invece la nave ha la scritta Ong dobbiamo lasciarli a mare? Una politica così è senza senso e senza sbocchi". Una frecciata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi su cui aveva "riposto fiducia": "Non pensavo si potesse tornare indietro negli ultimi anni non abbiamo mai avuto problemi, i migranti sono sbarcati con ordine, adesso invece torniamo alle navi ferme in rada per giorni". 

 

 

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