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Ong, "perché i veri barbari sono loro": Sallusti sotterra i francesi

Alessandro Sallusti
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«L'Italia è un paese di barbari guidato da fascisti» ha detto ieri Jean Luc Melenchon, leader della sinistra francese. La risposta, per ristabilire la verità almeno in punta di storia, sta in un nome: Giulio Cesare, il romano che aprì le porte della civiltà italica alle popolazioni barbare che abitavano la Gallia, oggi Francia, cosa che si impara fin da bambini più che sui libri di storia grazie al famoso fumetto che simpaticamente narra la resistenza alle legioni romane dei barbari Asterix e Obelix.

 

 

Per documentare che sia Melenchon e non noi ad avere dna barbaro non è però necessario scomodare la storia né Asterix, basta leggere la cronaca di ciò che accade ogni giorno alle frontiere francesi. «L'Italia è stata molto disumana rispetto all'emergenza migranti, persone non pericolose» ha detto sempre ieri il ministro degli Interni Gerald Darmanin, ma mentre parlava ordinava l'invio di ulteriori cinquecento poliziotti al confine di Ventimiglia «per controllare meglio le nostre frontiere». Ma come, prima dici che gli immigrati «non sono pericolosi» poi sigilli il confine per impedire che uno solo di loro entri se non autorizzato. Probabilmente il ministro intendeva che per la Francia non c'è pericolo se i clandestini entrano in Italia e lì se ne stanno, e questo mi pare ovvio.

 

 

Fino a qui parliamo però di furbizie politiche, spesso anche di manganellate tirate a persone inermi (per la verità di recente c'è scappato pure il morto) ma la vera barbarie francese è stata destabilizzare la Libia aprendo, con Nicolas Sarkozy al potere, la caccia grossa contro Gheddafi, per l'appunto barbaramente trucidato per strada su ordine francese. Una operazione scellerata che l'Italia ha, purtroppo vanamente, cercato di evitare ben sapendo a cosa si sarebbe andati incontro. E infine, ma non per ordine di importanza, sarebbe interessante fare luce su chi finanzia e protegge le milizie libiche che campano sul traffico di esseri umani. Perché se si accertasse, come molti indizi lasciano intendere, che dietro a questi signori del male ci sono proprio i francesi (guarda caso risparmiati fino a ieri pure dai flussi gestiti dalle Ong) bè allora troverebbe una spiegazione logica la reazione isterica di Macron al giro di vite che il nuovo governo italiano intende giustamente dare a tutta la faccenda. Vive la France ma anche Vive l'Italie. 

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