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Macron, il vescovo di Ventimiglia accusa: "Dalla Francia poca umanità"

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Un vero e proprio rimprovero a Emmanuel Macron quello di mons. Antonio Suetta. Il vescovo di Ventimiglia-Sanremo definisce "la reazione della Francia, come detto da più parti, spropositata anche perché la Francia non ha grandi ragioni da proporre". Intervistato dall'Adnkronos, Suetta commenta la crisi ancora aperta tra Italia e Parigi sugli sbarchi e sui ricollocamenti all'interno dei vari Paesi Ue. "Naturalmente - mette comunque le mani avanti in riferimento a Parigi - è uno degli interlocutori che legittimamente può dire la sua parola come altrettanto doverosamente deve assumere gli oneri".

 

 

Non per questo però Suetta giustifica il suo atteggiamento. Anzi, quello francese è "un atteggiamento, da un punto di vista dei migranti, non improntato ad umanità e, dal punto di vista della solidarietà europea, sia un atteggiamento poco leale". Addirittura il vescovo fa un passo indietro e ricorda una vicenda quasi passata inosservata: "La Francia ha sospeso Schengen anni fa con la ragione valida del terrorismo, ma queste ragioni devono però essere contemperate con la situazione generale. Quindi bisogna distinguere - e certamente uno stato come la Francia ha la possibilità di farlo - tra il sovversivo e il povero migrante. In secondo luogo la Francia deve attivare una collaborazione leale con l'Italia". 

 

 

A parlare di "una risposta sproporzionata" sulla vicenda Ocean Viking anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. È stato lui a ricordare che "la Francia è parte dell'Unione europea, nessuno vuole buttare benzina sul fuoco, ma non si può lasciare l'Italia da sola". E infine: "Noi non abbiamo alcun problema con la Francia, sono i francesi che hanno reagito in maniera sproporzionata", ha aggiunto alludendo a possibili "problemi di politica interna" nel Paese vicino.

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