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Ong, gioco sporco di Macron: "Da chi si fa pagare"

Mauro Zanon
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Mentre continua a dare lezioncine e a lanciare messaggi minatori all'Italia che, non facendo attraccare la Ocean Viking della Ong Sos Méditerranée, sarebbe venuta meno al suo «dovere d'umanità» e non sarebbe più da annoverare trai Paesi europei «responsabili», la Francia incasserà 72,2 milioni di euro dal Regno Unito per bloccare le partenze dei migranti dalle sue coste settentrionali verso quelle britanniche e per creare dei centri d'accoglienza nel Sud del Paese con l'obiettivo di dissuaderli dal raggiungere Calais.

Ieri, Parigi e Londra hanno annunciato la firma di un accordo per stoppare l'attraversamento della Manica da parte dei migranti, fonte di tensione da diversi anni tra i due governi: accordo che prevede un aumento del 40% delle forze di sicurezza francesi dispiegate sulle spiagge del Nord-Est del Paese, da dove partono sempre più barconi e gommoni (quest'anno, è stato battuto il record, con 40mila migranti approdati illegalmente sulle coste inglesi). «È una vera e propria vittoria sia per i francesi che per il Regno Unito», ha dichiarato la ministra dell'Interno inglese, Suella Braverman. Per la prima volta, dopo questo accordo, i funzionari britannici lavoreranno sul suolo francese collaborando con i loro colleghi d'oltremanica per fermare i flussi migratori. «Avremo degli osservatori sul territorio, ciò significa che ci saranno funzionari britannici che lavoreranno sul suolo francese monitorando il lavoro o cooperando a terra con i francesi per intercettare i migranti illegali mentre tentano di lasciare la Francia», ha aggiunto Suella Baverman, soprannominata "Cruella" dagli oppositori per la sua fermezza sulla questione migranti.

USANO PURE I DRONI
Nell'accordo firmato dalla Braverman e dal suo omologo francese Gérald Darmanin non figura, come avrebbe voluto Londra, alcun obiettivo preciso sul numero di intercettazioni di imbarcazioni in mare. Viene invece stabilito, grazie ai generosi fondi britannici, il dispiegamento di nuove «risorse tecnologiche e umane», fra cui droni sul litorale francese per individuare e intercettare barconi e gommoni pronti a salpare verso il Regno Unito, e scambi di informazioni in tempo reale per facilitare lo smantellamento delle reti di passeurs. «Dobbiamo fare di tutto per evitare che queste persone intraprendano viaggi così pericolosi e dire basta al traffico criminale di vite umane. Questa è una sfida globale che richiede soluzioni globali ed è nell'interesse del Regno Unito e Francia lavorare insieme», ha aggiunto la ministra dell'Interno inglese.

Le posizioni della Braverman sono le stesse della presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, ma a differenza di quanto accade con Roma, Parigi riserva applausi scroscianti a Londra e accetta volentieri di fare il lavoro sporco in cambio di una bella somma di denaro: bloccando i migranti, con le buone e, in caso, anche con le cattive. «Per il mio governo è un'assoluta priorità fermare l'immigrazione irregolare e lo stiamo facendo», ha dichiarato trionfante il primo ministro britannico Rishi Sunak prima di raggiungere il G20 di Bali. Nel 2018, quando si è verificata la prima crisi di Calais, c'erano solo 90 agenti francesi di pattuglia. Con la nuova partnership, il numero di funzionari francesi lieviterà a più 350 unità (gendarmi e poliziotti, tra cui anche dei riservisti) entro la metà del 2023. Nei porti d'oltralpe, secondo quanto previsto dall'accordo, verranno utilizzate pattuglie cinofile e lungo la costa verranno installate telecamere di sorveglianza. Nel Sud della Francia, probabilmente nei pressi della base navale di Tolone dove venerdì il governo francese ha autorizzato lo sbarco dei migranti della Ocean Viking, saranno creati dei centri di accoglienza per scoraggiare i migranti provenienti dall'Italia dal tornare a Calais e tentare la traversata della Manica.

LAVORO SPORCO
Insomma, per bloccare il corridoio che, dal Mediterraneo, spinge migliaia di migranti in condizioni terribili fino a Londra. Nel testo franco-britannico, viene messo nero su bianco l'impegno dei due governi nell'«offrire loro alternative sicure», anche se queste alternative non vengono specificate. Parigi, che accusa l'Italia di non fare abbastanza per fermare i migranti a Ventimiglia e che ha appena inasprito i controlli alla frontiera terrestre, era accusata dal Regno Unito di essere altrettanto "lassista". Ma con questo accordo sui migranti, Londra spera di risolvere la questione. Robert Jenrick, ministro dell'Immigrazione del Regno Unito, ha scritto un editoriale sul quotidiano conservatore Telegraph promettendo la fine del sistema "Hotel Britain", programma di ospitalità dei richiedenti asilo negli alberghi britannici che costa allo Stato 5,6 milioni di sterline al giorno. Jenrick, nel suo articolo, ha affermato che nei confronti dei rifugiati c'è stato «un abuso di generosità». 

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