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Ong, "il tempo sta per scadere": l'Italia chiama i libici per un barcone in difficoltà

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Le Ong mettono sotto pressione l'Italia sul fronte dei migranti dopo la tragedia di Cutro. "Il tempo sta per scadere per salvare circa 50 persone a bordo di questa barca che va alla deriva tra le onde alte". È l’allarme lanciato da Sea Watch International per un barcone proveniente dalla Libia. L’Italia ha chiesto a un mercantile di passaggio di monitorare l’imbarcazione in attesa dell’arrivo della Guardia costiera libica. E proprio su questo punto si è scatenata l'ira delle Ong: "Il mercantile nelle vicinanze – si legge nel tweet della Ong – non è attrezzato per i soccorsi ed è stato ordinato dalle autorità italiane di attendere la Guardia costiera libica, ma non vengono".

 

In un successivo post Sea Watch scrive: "Dopo aver chiamato il centro di soccorso libico, hanno confermato che non avrebbero inviato una nave. Quando raggiungiamo di nuovo il centro nazionale di coordinamento di soccorso (Mrcc) italiano con la domanda su chi assumerà il coordinamento e la responsabilità delle persone, l’ufficiale responsabile riattacca. Le persone devono essere salvate ora prima che altre persone muoiano cercando di mettersi in salvo. L’Italia e i Paesi Ue devono assumersi la responsabilità del soccorso in mare e proteggere la vita delle persone in movimento. Ora, immediatamente, in questo caso. In generale, in ogni caso". E l'Ong sbotta: "Temiamo che la Guardia Costiera riporterà le persone in Libia. Devono essere portati in un luogo sicuro, non nelle tortuose condizioni della Libia!". 

 

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