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Immigrazione, allarme di Frontex: "Nuova ondata dal Nord Africa"

Alessandro Gonzato
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Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, lancia l’allarme: «Ai flussi migratori verso Nord - quelli dalla Libia e dalla Tunisia - tra quest’anno e il prossimo si aggiungerà un numero crescente di migranti nordafricani e da vari Paesi subsahariani. Questo perché devono affrontare previsioni economiche preoccupanti, di sicurezza, climatiche e questioni di diritti umani». Frontex sottolinea che «tra i fattori che mitigano i flussi irregolari» ci sono «una maggiore cooperazione nel Mediterraneo e un rinnovato impegno bilaterale e multilaterale per consentire alle autorità dei Paesi terzi di prevenire il traffico di migranti sul loro territorio». È la strategia che sta cercando di attuare il governo Meloni proprio con Tunisia e Libia. Dall’inizio dell’anno in Italia sono entrati illegalmente 114.844 immigrati (dato del ministero dell’Interno aggiornato a ieri). Tra i principali Paesi di provenienza ci sono Guinea, Costa d’Avorio, Tunisia ed Egitto.

 


Torniamo al rapporto Frontex: «Gli sviluppi sul campo in una serie di Paesi di origine e transito, sviluppi guidati da fattori macroeconomici globali soprattutto inflazione persistente e recessione globale - avranno un impatto negativo sulle condizioni socioeconomiche di ampie popolazioni e faranno presagire un aumento dei flussi migratori verso l’Europa. Per il 2023-2024 è probabile che le rotte del Mediterraneo orientale e centrale vedranno una maggiore attività migratoria e una proporzione più elevata dei flussi complessivi verso le frontiere esterne dell’Ue». Frontex analizza le dinamiche: «Parte di questo fenomeno sarà probabilmente l’uso crescente dei corridoi dalla Turchia, dal Libano e dalla Siria». Il numero delle partenze dal Nordafrica rischia di esplodere - e di conseguenza il numero dei morti in mare e il Partito democratico della Toscana lancia una raccolta fondi a favore della Ong Open Arms la cui presenza nel Mediterraneo (al pari di quella delle altre Ong) funge da attrazione per le partenze dei barchini carichi di migranti (come da rapporto Frontex di fine 2022).

 

 

La nave spagnola Open Arms è ancora sottoposta a fermo amministrativo al porto di Marina di Carrara (ed è stata anche sanzionata) dopo aver sbarcato 196 persone caricate a seguito di salvataggimultipli, operazione vietata dal “decreto Piantedosi”. «Il Pd Toscana è con voi», questo il messaggio alla Ong, «vi ringrazia e sostiene le vostre missioni in mare con cui vengono salvate da morte certa centinaia di persone». «Quando nei giorni scorsi una nostra delegazione è salita a bordo della Open Arms», interviene il segretario del Pd Toscana, Emiliano Fossi, «ci siamo subito attivati e stiamo promuovendo ulteriori iniziative di solidarietà nelle nostre federazioni locali e raccolte fondi tra i parlamentari». Nelle stesse ore il sindaco di centrosinistra di Montechiarugolo, Daniele Friggeri, si è schierato con i manifestanti in protesta contro la decisione della prefettura di Parma di ospitare nella piccola frazione di Martorano un nuovo centro di transito per richiedenti asilo. «La scelta è inopportuna», lamenta il sindaco, «confidiamo in una modalità diversa d’accoglienza con gruppi più piccoli e più adatta alle nostre comunità. Il centro d’accoglienza a Martorano è inaccettabile». Intanto il Viminale ha comunicato l’arresto di 46 migranti irregolari sbarcati in Italia nonostante espulsioni e decreti di respingimento precedenti. 

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