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Geo Barents, i migranti ballano sulla nave: il video fa il giro del mondo

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Altro che balere e rave. Se volete scatenarvi dovete andare sulla Geo Barents. E' qui la festa, avrebbe detto qualche anno fa Jovanotti. A darsi alle danze sfrenate, insieme all’equipaggio festante, come testimonia un video della Bbc, sono i 61 migranti raccolti venerdì dall’imbarcazione di Medici senza frontiere.

Non a poche miglia da Lampedusa o dalle coste italiane, ma nella zona Sar della Libia, l’area di mare dove le operazioni di salvataggio e soccorso sarebbero di esclusiva competenza delle autorità del Paese nordafricano. Ma che importa, portati a bordo i migranti e impostata la rotta verso Civitavecchia, il porto assegnato alla Geo Barents, è partita la musica e tutti si sono messi serenamente a ballare.
Apagare il biglietto dell’allegro party marittimo, manco a dirlo, sono i contribuenti italiani, che invece di roteare i propri corpi dopo aver visto i conti della Nadef inizieranno a farsi roteare altre cose. Che il conto dell’incredibile e inarrestabile invasione migratoria che sta colpendo l’Italia sarebbe stato salato era prevedibile. Sui costi di ogni migrante il Viminale ha dato informazioni ben precise.

 

 

 

I COSTI

Il costo medio giornaliero per chi sbarca è di 35,82 euro. Peri minori non accompagnati, che necessitano di diverse tutele e servizi, si aggira sui 120 euro. Quello dei rimpatri è di circa 2.365 euro a persona. Poi ci sono le spese per i Cpr, previste dalla legge di bilancio del 2022 in crescita dai 26,7 milioni dell’anno scorso a 32 milioni. Per salire ancora a 46 nel 2024. A questo bisogna aggiungere tutti gli oneri che derivano da un maggiore impiego delle forze dell’ordine, degli operatori sanitari, dei servizi sociali, e chi più ne ha più ne metta. I costi sono spacchettati in diverse voci del bilancio pubblico ed è impresa ardua sommarle tutte. Ma solo per la missione 27 “Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti” prevista nel Rendiconto generale dello Stato nel 2022 sono stati stanziati 2,3 miliardi complessivi.

 

 

 

Considerato che da gennaio ad oggi sono sbarcati 133mila migranti rispetto ai 71mila del 2022 nello stesso periodo, immaginare che tipo di bomba esploderà nei conti pubblici non è particolarmente difficile. C’è chi ha stimato che le spese saliranno a 3,5 miliardi. Ma non è detto che l’asticella si alzi ulteriormente. La prima avvisaglia della stangata in vista è arrivata con la pubblicazione della Nota di aggiornamento al Def proprio mentre i 61 migranti provenienti da Siria, Nigeria, Bangladesh, Pakistan ed Egitto si dimenavano sulla Geo Barents.

 

 

 

Dalla Relazione inviata al Parlamento, infatti, si scopre che le spese in deficit complessive che dovranno essere autorizzate dal Parlamento come scostamento di bilancio («spazi finanziari che si rendono disponibili quale differenza tra gli andamenti tendenziali e programmatici» è la definizione tecnica) saranno ben 23,5 miliardi. Il bottino più sostanzioso, quello da 15,7 miliardi è destinato a finanziare la manovra. Altri 4,6 miliardi sono stanziati per il 2025. Ma ci sono anche 3,2 miliardi di deficit aggiuntivo previsto per il 2023.

 

 

 

DOCCIA GELATA

Ed ecco la doccia gelata che farà passare agli italiani la voglia di ballare: i soldi messi a carico dello Stato da spendere subito quest’anno, «attraverso un provvedimento d'urgenza, saranno destinate, in particolare, al conguaglio anticipato dell'adeguamento Istat per i trattamenti pensionistici previsto per l'anno 2024, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori». Ancora è da capire nel dettaglio quale sarà la suddivisione delle risorse. E molto dipenderà anche dall’entità dell’anticipo a favore dei pensionati e dalle somme destinate agli statali. Ma in ogni caso i soldi destinati all’accoglienza dei migranti non saranno di sicuro bruscolini. Per carità, come ci ha redarguito la Germania, salvare le vite in mare è un dovere giuridico e morale. Ma a parte il fatto che andare a salvarle nella Sar Libica qualche dubbio sulla parte giuridica lo lascia, siamo proprio sicuri che fare i buoni samaritani coi soldi degli altri sia così morale? 

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