Migranti, strage in mare? "Politiche disumane, colpa del governo": sciacallaggio a sinistra
"Ennesima strage di innocenti nel Mediterraneo": il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra nonché presidente del gruppo Misto del Senato, Peppe De Cristofaro, ha commentato così la morte di almeno 60 persone nel Mediterraneo. A riferire di questa strage i 25 migranti soccorsi ieri al largo della Libia da Ocean Viking di Sos Mediterranee.
"Altri morti in mare, tra cui cinque bambini. Un orrore infinito. È assurdo che nessuno abbia raccolto le segnalazioni di aiuto lanciate nei giorni scorsi dal gommone in difficoltà", ha proseguito De Cristofaro. Che poi non ha perso occasione per puntare il dito contro il governo: "Per colpa delle politiche disumane e della guerra alle navi umanitarie del duo Meloni-Piantedosi ci sono tratti di mare privi di soccorso". Un tentativo di sciacallaggio dopo una tragedia immane.
Strage in mare, almeno 60 morti: così i trafficanti mandano i migranti a morire
"Ben tre navi umanitarie, le Sea Watch 4 e 5 e la Humanity1, sono sotto sequestro - ha insistito De Cristofaro, facendo ancora una volta politica -. Impedire alle navi umanitarie di salvare vite umane è cinico e disumano, non degno di un Paese civile". E ancora: "Per impedire l’arrivo dei migranti costretti a lasciare il proprio paese per fame, povertà, carestie e guerre, la Meloni sta facendo accordi con dittatori vari o protocolli per imprigionare i migranti in altri paesi. Purtroppo, nel Mediterraneo si continua a morire. È necessaria subito una Mare Nostrum europea, una missione di soccorso europea e canali d’accesso legali".
Cadavere a bordo della Sea Watch, le due versioni: il caso che può travolgere la Ong