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Sea Watch 5, cadavere a bordo: le due versioni, indaga la procura di Ravenna

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C'è anche il corpo di un 17enne sulla nave dell'Ong Sea Watch 5 battente bandiera tedesca in viaggio verso Ravenna: l'imbarcazione, nei giorni scorsi, ha salvato 51 migranti in mare, al largo di Lampedusa, e attraccherà al porto di Ravenna, come stabilito dal Viminale, lunedì 11 marzo. Il giovane è morto sulla nave a circa due ore dal salvataggio. Sul caso, che ha portato all'apertura di un fascicolo da parte della procura di Ravenna e a un'interrogazione parlamentare, ci sono due versioni contrastanti: una è quella della Guardia costiera e l'altra è quella della Ong. 

La Guardia Costiera ha diffuso un comunicato che non menziona il caso del 17enne, ma sottolinea che, sebbene "anche" lo Stato di bandiera della nave avesse dato indicazioni di raggiungere la Tunisia, la Sea-Watch 5 è andata invece verso Lampedusa. Diversa la versione dell'ong, secondo cui Tunisi aveva risposto che il soccorso "non è di loro competenza" e che per Roma la persona deceduta va "consegnata al Pos di Ravenna". Inoltre, la Guardia costiera precisa che "l'evento è avvenuto in area di responsabilità Sar libica, a circa 30 miglia dalle coste libiche, a 25 miglia dalle coste tunisine e a 120 miglia di distanza dalle coste italiane più prossime (Lampedusa)". Poi spiega che la segnalazione arrivata al Centro operativo nazionale parlava dell'urgenza di sbarcare 4 migranti tra cui un minore. A quel punto "si è provveduto ad informare immediatamente tutti i centri marittimi di soccorso più vicini e pertanto più idonei - in base alla distanza dalla costa e al relativo tempo di intervento - al trasporto urgente delle persone in pericolo di vita". 

In un secondo momento, la motovedetta Sar 319 della Guardia costiera "ha intrapreso la navigazione e, raggiunta l'unità in area di responsabilità Sar maltese, a 10 miglia al di fuori dell'area Sar italiana, ha effettuato l'evacuazione medica dei migranti bisognosi di cure mediche urgenti. I migranti sono così stati trasportati in sicurezza sull'isola di Lampedusa".

La Sea-Watch 5, invece, dice di aver inviato la segnalazione di un potenziale caso di nave in pericolo, una barca di legno, alle 11:51. Poi, alle 13:47, avrebbe inviato la mail per informare le autorità del salvataggio di 50 persone. La prima chiamata al centro internazionale radio medico per chiedere l'evacuazione di 4 persone, invece, sarebbe stata fatta alle 14. In quest'ultimo caso sarebbe stato fatto riferimento al 17enne che, nonostante la rianimazione, continuava a essere incosciente. I contatti con l'Mrcc italiano, tedesco, maltese e tunisino sarebbero andati avanti per due ore, mentre la Sea-Watch 5 si dirigeva verso nord. Secondo la nave, tra l'altro, dalla Tunisia avrebbero comunicato che quella situazione non era di loro competenza e di coordinarsi con Roma. In serata, alle 22.30, la Guardia Costiera italiana avrebbe effettuato il trasbordo di 4 persone, non prendendo il corpo della persona deceduta. 

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