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Chi sbarca, resta: così saremo invasi

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Il conflitto aperto dalla magistratura con il governo Meloni non è frutto del caso, tanto meno «dell’applicazione della legge», come dicono a sinistra, con il sopracciglio sollevato, per sostenere che i giudici obbediscono automaticamente alla norma. Si tratta di una finzione, una parte potente della magistratura (con la collaborazione di pezzi dell’alta amministrazione) sta manipolando la giustizia per realizzare un’agenda politica alimentata da furore ideologico.

Ieri era l’utopia delle toghe comuniste, oggi è quella dei “progressisti” (il segretario dell’Anm, Giuseppe Santalucia, in un dibattito con il sottoscritto, ha affermato candidamente che «la Costituzione è progressista»), l’obiettivo è quello di smontare il programma del governo, pezzo dopo pezzo, fino a svuotare il programma del centrodestra. (...)

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