In Italia "accanto alla nostra caratteristica fondamentale, che è quella di essere ancora fortemente attaccati alle nostre matrici culturali e valoriali, abbiamo un governo che da tre anni è corso ai ripari rispetto a una deriva che potrebbe diventare drammatica. È un governo che ha preso le redini rispetto a quella che è la gestione ferma dei flussi migratori. Stiamo governando i flussi legali e abbiamo interrotto quelli irregolari, stiamo lottando senza quartiere contro i trafficanti di uomini, contro l'immigrazione irregolare. I dati sono molto confortati, abbiamo registrato un meno 62% degli sbarchi sul suolo nazionale". Lo ha detto la deputata Sara Kelany di Fratelli d'Italia, intervenendo a 'Fenix'.
"L'Europa negli ultimi 30 anni ha subito una pressione migratoria molto forte, di forte matrice islamica, anche, che non ha saputo affrontare conservando i propri principi. Vuoi per ideologia, vuoi per mancanza di capacità di lettura di determinati segnali", ha affermato, parlando dell'"incapacità di governare i flussi migratori con la contestuale incapacità di fare poi integrazione sui territori".
Al corteo pro-migranti: la domanda che imbarazza tutti
"Vuoi portarti un rifugiato a casa?", "No grazie, la mia casa è piccola". E' diventato vi..."Ha fallito il modello assimilazionista francese, ha fallito il multiculturalismo anglosassone e questi fallimenti hanno generato quello che vediamo oggi nelle grandi città europee - ha detto - L'Italia fino a oggi ha vissuto miglior sorte rispetto ad altre Nazioni". "Noi ci siamo salvati, nonostante anche qui cominciamo ad avere avvisaglie nelle grandi periferie, perché siamo la Nazione dei mille campanili - ha proseguito nel suo ragionamento -. In Italia abbiamo ottomila comuni, seimila di questi sono sotto i cinquemila abitanti ed è ben difficile che all'interno di piccole comunità si sia pronti a rinunciare ai propri valori, ai propri usi, ai propri costumi. È più facile integrare quando c'è questo forte senso di appartenenza".
"Il nostro partito rispetto all'integrazione sta facendo moltissimo. Abbiamo presentato una legge per far sì che prima di tutto chi arriva sul suolo italiano rispetti dei doveri perché fino a oggi si è parlato solo di diritti", ha concluso, certa che "nelle diversità e affermando la propria identità ci si possa comprendere".