Bangladesh, Colombia, Egitto, Kosovo, India, Marocco e Tunisia. Sono alcuni dei paesi di origine sicura inseriti nell'elenco Ue grazie ai voti della maggioranza "Venezuela", ribattezzata "maggioranza Meloni", formata dall’asse Ppe, Ecr e Patrioti. Un colpaccio del premier, visto che l'inserimento nell’elenco di Nazioni come Bangladesh ed Egitto smentisce la sinistra. La stessa sinistra che ha gridato allo scandalo quando si era paventata l’ipotesi di rimpatriare nei loro Paesi d’origine gli illegali egiziani e bangladesi presenti in Italia.
"Con l’approvazione delle modifiche al patto su Migrazione e Asilo oggi in Commissione Libe, siamo a una svolta importante sul tema dei rimpatri - ha spiegato co-presidente dei conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia -. Sarà più facile rimpatriare i migranti illegali grazie alle definizioni della lista UE dei Paesi terzi sicuri, dossier con relatore l’eurodeputato di ECR, Alessandro Ciriani». Non solo, perché, prosegue Procaccini ricorda che "sarà possibile il trasferimento, oltre che verso i Paesi di origine e transito dei migranti, anche verso quelli con cui esistono accordi. Una novità resa possibile nella votazione di oggi da parte della maggioranza di centrodestra, che si allarga ulteriormente con l’astensione di Renew".
Decreto Flussi, via libera in Senato: "Finita la mangiatoia", le novità
C'è il via libera in Senato al decreto Flussi. Il ddl, già approvato alla Camera e dunque di...Il provvedimento è stato approvato grazie ad una maggioranza tra il Ppe e le destre, mentre i Socialisti hanno votato contro. Anche i Paesi candidati all'adesione all'UE sono considerati Paesi di origine sicuri, salvo diversa indicazione da circostanze specifiche, ad esempio violenza indiscriminata nel contesto di un conflitto armato. Nei loro emendamenti, i deputati chiariscono che l'attivazione della protezione temporanea dovrebbe essere considerata una circostanza che sospenderebbe la designazione di un paese candidato all'adesione all'UE come paese di origine sicuro. Altre circostanze sospensive includerebbero un tasso di riconoscimento delle domande di asilo a livello UE superiore al 20% o sanzioni economiche legate a violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali.




