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"Il sogno bianco", dietro le quinte de "Il lago dei cigni" alla Scala

di TMNewslunedì 22 dicembre 2025
2' di lettura

Milano, 22 dic. (askanews) - A 150 anni dalla composizione della celebre partitura di Ciajkovskij, Il sogno bianco è documentario di Sky Arte che racconta il dietro le quinte del balletto "Il lago dei cigni" al Teatro alla Scala di Milano. Ci sono le fasi della preparazione artistica e tecnica del balletto che continua a emozionare il pubblico. L'étoile della Scala Nicoletta Manni e il primo ballerino Timofej Andrijashenko raccontano questo viaggio e la fatica quotidiana dentro le sale prova.

"Normalmente non siamo abituati a avere telecamere che riprendono i momenti per noi più naturali, più spontanei, sono proprio quelli di quotidianità, di lavoro in sala. Però siamo stati circondati da un team, da una troupe che veramente ha avuto una sensibilità, una delicatezza che ha fatto in modo che noi non ci accorgessimo neanche della loro presenza, in alcuni momenti, soprattutto quelli magari di fatica, di sconforto, perché ci sono sempre ogni giorno e quindi questo lo ha reso veramente, secondo me, un documentario vero perché racconta veramente l'essenza di quello che noi siamo ogni giorno".

Il documentario di Chiara Ribichini regala uno sguardo nuovo su un balletto amatissimo.

"È una favola perché c'è il bene, c'è il male come in tutte le favole e questo lo rende sicuramente uno spettacolo comprensibile anche per un pubblico molto molto vasto dai bambini agli adulti e riesce ad emozionare tutti, compresi gli interpreti che lo danzano perché proprio per l'unione tra il racconto e la storia e la musica, riesce veramente a raccontare ogni sensazione, ogni momento, ogni emozione che noi stiamo provando e anche dentro la musicalità e quindi viene fuori veramente con molta potenza".

In esclusiva il 25 dicembre alle ore 21 su SKY TG24 e il 27 dicembre alle 20:15 su SKY ARTE. In streaming solo su NOW e on demand. Disponibile anche su LaScalaTv.

"Entrare nelle case degli spettatori per noi è stato importantissimo perché, diciamoci la verità, siamo un po' pigri, magari qualche volta abbiamo voglia, quella motivazione in più per uscire di casa e passare una serata a teatro. Quindi portiamo il teatro a casa, nei salotti delle persone e chissà magari attireremo delle persone nuove e riusciremo a portarli in teatro".