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AfD, destra all'assalto della Merkel: il piano per andare al governo

Dopo il Parlamento, la Cancelleria. Alternative fur Deutschland lancia la sfida della destra tedesca ad Angela Merkel: per la prima volta nel Bundestag con 90 parlamentari, il partito anti-immigrazione e anti-Unione europea guidato da Alice Weidel e Alexander Gauland ha appena finito di festeggiare il risultato elettorale ma già guarda avanti, nel segno del cambio di linea. Tanto sono stati radicali gli slogan e gli argomenti usati prima del voto quanto "morbida" e "istituzionale" sarà la comunicazione del partito nei prossimi mesi. "Noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei nostri elettori. Ed è ovvio che il linguaggio di una campagna è diverso da quello che si usa in Parlamento", ha ammesso Gauland, ex compagno di partito della Merkel nella Cdu. La sfida è decisiva: Frauke Petry, ex leader di AfD, se n'è andata proprio perché in disaccordo con i toni troppo radicali usati fin qua. Salutata senza rimpianti, la Weidel ora seguirà, ironia della sorte, il suo consiglio perché in ballo c'è la conquista degli elettori moderati che domenica hanno votato ancora una volta, la quarta, la Merkel ma che, non essendo di sinistra, potrebbero decidere nella prossima tornata di cambiare, scegliere il nuovo. Ingolositi, magari, da una destra nazionalista, sovranista, senza cedimento alcuno sul tema dell'immigrazione. L'obiettivo è ripulire l'immagine di un partito che i media hanno dipinto come seguito solo da neonazisti, xenofobi, anti-democratici e pazzi nostalgici. 

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