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Corea del Nord, scende in campo Putin: "Una provocazione". Russia pronta allo "scenario peggiore"

La Russia ha definito una "provocazione" il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Corea del Nord che, secondo Pyongyang, è capace di portare un carico nucleare e di arrivare fino al territorio degli Stati Uniti. "Questo nuovo lancio di un missile è una provocazione che cerca di aumentare la tensione e ci allontana dall'inizio della soluzione alla crisi", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Dopo aver condannato il lancio del missile, Peskov ha espresso la speranza della Russia che tutte le parti "riescano a mantenere la calma, che è così necessaria perché la situazione nella penisola coreana non si sviluppi nello scenario peggiore". Anche il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha condannato con forza il regime di Kim Jong-un, ammonendo Pyongyang "dall'adottare qualsiasi altro passo teso a destabilizzare" il mondo. "Questa è una chiara violazione delle risoluzione del Consiglio di Sicurezza e dimostra la totale mancanza di riguarda per il punto di vista comune della comunità internazionale". Alle 22.30 ora italiana è prevista una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza presieduta dall'ambasciatore Sebastiano Cardi.  Il missile balistico intercontinentale (Icbm) più potente mai lanciato ieri dalla Corea del Nord sarebbe una versione potenziata dell'Hwasong-14 (già sperimentato con successo il 4 ed il 28 luglio scorso) con un motore a due stadi in grado di centrare potenzialmente qualsiasi obiettivo ad una distanza superiore ai 13.000 km, ossia in grado di colpire tutti gli gli Stati Uniti se si pensa che Washington dista da Pyongyang circa 11.000 km. 

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