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Isis, il video di propaganda con l'ostaggio inglese John Cantlie: "A Mosul vita normalissima"

Gli jihadisti sunniti dei Isis hanno diffuso su YouTube il settimo video dell'ostaggio britannico John Cantlie, diventato ormai - obtorto collo - il volto della loro propaganda. A differenza degli altri della serie, "Lend me your ears" (prestatemi ascolto) in cui appariva con una barba lunga, indossando una tuta arancione stile Guantanamo e seduto dietro una scrivania, in questo, titolato "From inside Mosul" (dall'interno di Mosul, la seconda città irachena, la prima conquistata a giugno da Isis) è libero, sbarbato, e guida un auto in giro per la città esaltando la qualità della vita sotto Isis.  Testimonial suo malgrado - Nelle immagini, con sulla destra il marchio AlHayat Media Center, afferma di essere a Mosul, che si tratta di una bella giornata di dicembre. Il video sembra come un reportage su come si viva bene sotto il regime di Isis a Mosul, come se fosse il migliore dei mondi possibili. Nel video, che dura 8.15 minuti, Cantlie parla nel suo fluente inglese con i sottotitoli in arabo, e gira per il suk, gira per strade affollate. Compra spezie ed altri oggetti. Appare poi alla guida di una moto di sera. Cantlie venne rapito in Siria la prima volta nel luglio del 2012. Liberato, tornò nel Paese e venne ri-sequestrato a novembre dello stesso anno, con James Foley, il fotoreporter Usa, prima "vittima online di Isis": meno fortunato di Cantlie, venne decapitato il 19 agosto dello scorso anno, il primo di una lunga serie.  "A Mosul la vita è normalissima" - Cantlie, sempre sorridente e apparentemente sereno, nel video, di qualità superlativa quanto di assoluta propaganda per Isis, ad ogni passaggio sottolinea come a Mosul, "da cinque mesi" nelle mani di Isis "la vita è normalissma" a differenza di quanto scrivono i media occidentali. Cita esplicitamente - smentendolo - un reportage del 27 ottobre del britannico Guardian che affermava mancasse tutto in città e si vivesse tra la spazzatura. Cantlie, mentre è alla guida in macchina, cita "un anonimo funzionario" della città che gli ha detto come "dopo anni anni di repressione sotto il regime di Saddam, e il caos dopo l'invasione americana nel 2003, i musulmani sunniti (come Isis) possono ora camminare per le strade di Mosul senza temere la repressione sciita". Sciiti che sono la maggioranza in Iraq ma sono stati vittime sotto il regime del (formalmente) sunnita Saddam Hussein, maggioranza che è al potere a Baghdad sin dalla caduta del dittatore iracheno. Il resto del video prosegue con modalità simili. Cantlie visita il "principale ospedale di Mosul" e mostra le immagini di "bambini ricoverati" vittime dei bombardamenti occidentali. Mostra una vettura della polizia affermando che a Mosul ora ha poco da fare. Poi guida una moto sempre della polizia di sera con dietro un sorridente e baffuto jihadista, armato di tutto punto. 

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